Sono arrivati sul tavolo della Prefettura i dati dell’Arpa riguardanti il livello di diossina presente in alcuni terreni di contrada Porrazzito a Comiso: l’inquinamento risulta effettivamente sopra il livello di guardia ed è per questo che si dovranno accelerare i processi di bonifica, che in parte sono già stati avviati.
Il sindaco Filippo Spataro già lo scorso mese di ottobre aveva ordinato ai proprietari dei fondi interessati di provvedere in tempi ristretti ad eseguire le operazioni di rimozione e smaltimento dei rifiuti, previa presentazione agli enti competenti – Prefettura, Arpa, Vigili del Fuoco, Polizia Provinciale – di un piano di smaltimento “con caratterizzazione e quantificazione dei rifiuti depositati e la autorizzazioni al conferimento degli impianti di destino”. Inoltre il sindaco aveva ordinato agli uffici comunali di eseguire le operazioni necessarie per la mitigazione dei fumi derivanti dalla combustione sotterranea: gli interventi consistono nel depositare terreno vegetale, sabbia o altro materiale idoneo “al fine di sarcire le fessurazioni prodottesi nei fronti più avanzati dei rifiuti da dove fuoriescono i fumi di combustione”.
La Prefettura, ieri, ha dunque dato mandato alla Polizia provinciale, già incaricata delle indagini da parte della Procura, di prelevare un incartamento dalla Procura di Gela riguardante il sequestro, avvenuto già tra il 2009 e il 2010, di una parte di questo terreno, proprio a causa delle anomalie riscontrate sui rifiuti riversati nel corso degli anni. Il terreno pare appartenga a diversi proprietari, ma il concessionario – presente alla riunione di ieri mattina – si impegnerebbe ad applicare il piano di bonifica, salvo avere il permesso di intervenire anche nell’area sotto sequestro.
“Noi – commenta il sindaco Spataro – siamo già intervenuti in ottemperanza a quanto prescritto dall’Arpa e dai Vigili del fuoco, pur trattandosi di un terreno privato. Tuttavia saremo pienamente disponibili ad attivarci per qualunque prescrizione ci arrivi eventualmente dall’Arpa e dalla Prefettura”.