Sarebbe potuto finire in tragedia l’incendio divampato in un’abitazione di Marina di Acate, ma grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della locale Stazione, nonché di altre pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittoria, e di alcune squadre dei Vigili del Fuoco di Vittoria, la situazione è stata tenuta sotto controllo. Ecco i dettagli nel comunicato stampa dei Carabinieri:
È successo alle prime luci dell’alba di oggi in contrada Macconi, quando in una casa estiva si è sviluppato un vasto incendio, che l’ha quasi completamente distrutta: allertati dai cittadini, Vigili del fuoco e Carabinieri sono sopraggiunti immediatamente, e sono riusciti a spegnere le fiamme e a isolare l’abitazione evitando così che il fuoco si propagasse alle case vicine. Si temeva che la presenza di bombole del gas potesse creare un effetto a catena, pericolo fortunatamente scampato poichè lo stabile era utilizzato solo nel periodo estivo e, quindi, le bombole erano già state tolte dal proprietario.
Fin da subito si è compresa la matrice dolosa, e sono state attivate le conseguenti indagini al fine di individuare il responsabile e/o i responsabili del gesto. Grazie alle testimonianze di alcune persone che avevano assistito ad uno “strano” movimento vicino alla casa, confrontate accuratamente con i fotogrammi delle riprese di diversi sistemi di videosorveglianza della zona, sia pubblici che privati, i militari hanno delineato l’identikit del reo che, dopo aver forzato la porta dell’ abitazione ed essersi impossessato di una bicicletta, non pago del danno cagionato, con del liquido infiammabile aveva dato fuoco ai suppellettili ivi contenuti: un ragazzo dai capelli scuri e corti, di età non superiore ai 35 anni, alto dai 180 ai 185 cm, vestito con un paio di jeans di colore scuro, un giubbetto tipo bomber, sempre scuro, e delle scarpe chiare. Apparentemente pochi elementi, ma comunque fondamentali per i Carabinieri di Acate che hanno stretto il cerchio su G.A., un 31 enne tunisino pregiudicato già conosciuto alle Forze dell’ordine. È partita così la caccia alla uomo, durata alcune ore, che ha visto l’impiego di diversi militari, in uniforme e in abiti simulati, che hanno setacciato la zona finchè lo hanno localizzato a Vittoria, in contrada Alcerito, nei pressi di un distributore di benzina: fermato, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare, a seguito della quale è stata rinvenuta la bicicletta rubata qualche ora prima dall’abitazione che aveva dato alle fiamme.
Considerati i precedenti penali del maghrebino, nonché ritenuto fondato il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato, G.A. è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per i reati di furto aggravato e incendio, dei quali dovrà rispondere dinanzi al sostituto procuratore della Repubblica, dottor Francesco Puleio. Al termine delle formalità di rito il 31enne è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Ragusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. La bicicletta, prontamente recuperata, è già stata restituita al legittimo proprietario: le indagini, tuttora in corso, sono suscettibili di ulteriori sviluppi.
Con i servizi preventivi e repressivi predisposti su tutto il territorio ragusano, l’Arma dei Carabinieri è in prima linea anche nel contrasto di fenomeni di tal genere.