In piena crisi amministrativa e con una bozza di regolamento che giace da due anni in attesa di approdare in consiglio comunale, questa mattina l’assessore alla Legalità di Vittoria, Piero Gurrieri, in conferenza stampa, ha presentato un nuovo Regolamento per il funzionamento del Mercato Ortofrutticolo di contrada Fanello. Attualmente quello in vigore risale al lontano 1971 e, chiaramente, non è più uno strumento idoneo ad assicurare il giusto funzionamento alla struttura, cuore dell’economia cittadina, all’interno della quale lavorano moltissimi cittadini onesti da tutelare ma che, da sempre e notoriamente, per il suo volume di affari, pare sia anche al centro di presunti loschi interessi da parte della criminalità.
La proposta del nuovo regolamento è frutto di una serie di importanti modifiche e integrazioni alla famosa bozza mai esitata dalla civica assise. Gurrieri ha iniziato a lavorarvi non appena ne è entrato in possesso, vale a dire solo poche settimane fa. “E’ assurdo – ha dichiarato – che da tempo la bozza circolasse in città ma che nessuno si sia preso la briga di farmela avere. Alla fine, comunque, ne sono entrato in possesso e questa mattina – ha annunciato – l’ho protocollata”.
Il documento ha già avuto l’approvazione del Sen. Beppe Lumia e del Movimento 5 Stelle che a breve potrebbe farne una proposta di legge.
Gli obiettivi sono tanti, tutti finalizzati al rilancio e a sbarrare le porte all’illegalità attraverso la libertà delle contrattazioni, la distinzione dei ruoli, la visibilità dei processi e la formazione dei prezzi. Primo fenomeno da debellare: le infiltrazioni mafiose. Da anni la DIA ha in mano elementi che fanno capire come i mercati di Vittoria e Fondi, nel Lazio, siano, in tutta Italia, quelli più sensibili alla malavita e, in una relazione, la Magistratura afferma che “dall’analisi di dati e notizie afferenti al mercato ortofrutticolo di Vittoria, sono emerse forme variegate di infiltrazione che passano attraverso le estorsioni ai commissionari e alle aziende agricole e le imposizioni di forniture di beni e servizi, fino al monopolio dei servizi di trasporto su gomma. Inoltre è emersa l’ipotesi di un coinvolgimento di strutture criminali nel riciclaggio dei proventi illeciti delle estorsioni”.
“I principi che guidano la mia proposta sono tre” ha spiegato Gurrieri: “Distinzione delle funzioni, garanzie di trasparenza nelle transazioni, controlli di legalità. In particolare l’art. 2 stabilisce che la società di gestione sarà tenuta ad applicare il D. Lgs. 163/06 in materia di scelta del contraente per beni, servizi e forniture, e i principi di massima partecipazione, pubblicità e concorrenzialità in caso di reclutamento di ogni forma di personale. L’art. 4 prevede che tutti i verbali della Commissione di Mercato siano pubblici e a disposizione dei cittadini, pubblicati nel sito istituzionale. Grazie all’art. 5, invece, non sarà più possibile nominare il Direttore del Mercato senza indire un concorso pubblico”.
Altri passaggi fondamentali riguardano l’obbligatorietà di una “pesa elettronica” e, ai fini della trasparenza e visibilità nella formazione dei prezzi, una mercuriale telematica e 4 lanci dalle ore 8, alle 13. Tutto sarà diffuso su monitor a circuito chiuso gestiti dalla direzione e sarà l’Amministrazione Comunale a dotare la struttura delle apparecchiature elettroniche necessarie. All’interno della struttura sarà, inoltre, costituito un nucleo stabile interforze tra l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza. La loro postazione sarà collegata telematicamente con la direzione. Ancora, il pagamento di tutte le transazioni potrà avvenire esclusivamente tramite assegni bancari, bonifici o strumenti elettronici tracciabili, si potrà fare un’eccezione solo con i cittadini consumatori. Potrà entrare nel Mercato, e potrà avere rilasciate autorizzazioni, abilitazioni e concessioni, solo chi dimostrerà di possedere una serie di requisiti morali e di ordine pubblico e che accetterà di assumere una serie di impegni precisi tra cui l’addio alla doppia o tripla attività e la dichiarazione, tramite autocertificazione, sia di un elenco di dipendenti e collaboratori che di tutti i contratti stipulati. Infine l’art. 22 stabilisce la creazione dell’anagrafe di mercato, obbligatoria anche per i soggetti che vi si recano di rado.
L’assessore Gurrieri, la cui permanenza in giunta è traballante esattamente come quella di tutti gli altri, spera, con queste regole che definisce rivoluzionarie e che non esistono nemmeno nei mercati di Milano e Napoli, di chiudere una volta per tutte le porte del mercato alla mafia e alla criminalità. La palla passa, nuovamente, al consiglio comunale. Riuscirà, questa volta, a fare il suo lavoro celermente e ad esitare il testo in breve tempo dando una risposta alla città? “Modificatele, aggiungete, togliete!” chiede Gurrieri al civico consesso “Ma fate in modo che questo regolamento venga esitato il più presto possibile”.