Ancora una vittoria, seppur parziale, è stata ottenuta oggi a Cava D’Aliga dai rappresentanti del Movimento dei Forconi che, poco prima di mezzogiorno, sono riusciti a bloccare l’ufficiale giudiziario incaricato dal tribunale di rendere esecutivo lo sfratto ai danni della famiglia Pacetto.
Questa villetta di Cava D’Aliga, che si estende su tre piani, dal valore reale stimato in circa 200 mila euro, poco più di un anno fa era stata venduta all’asta per 41 mila euro.
Da allora è iniziato il calvario dei Pacetto che hanno fatto di tutto per poter racimolare la somma necessaria da consegnare ai due nuovi proprietari e ricomprarsi casa loro.
Un compito difficile che non è stato possibile portare a termine anche in considerazione del fatto che tutte le banche hanno chiuso le porte in faccia ai Pacetto e alla loro richiesta di un prestito da 40 mila euro.
Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli appelli, per cercare un qualsiasi tipo di aiuto. Gli stessi Forconi, che hanno preso a cuore la vicenda, si sono rivolti al Prefetto che purtroppo poco e nulla ha potuto fare.
Si è arrivati così a questa mattina. Alle 08.00 un centinaio di persone, tra attivisti dei Forconi di Ragusa, Siracusa e Caltanissetta, parenti e amici dei Pacetto si sono ritrovati davanti al cancello della villetta per fermare l’ufficiale giudiziario che avrebbe dovuto prendere in consegna le chiavi della casa e portarle ai nuovi proprietari.
Al suo arrivo la tensione è salita alle stelle. Così dopo un colloquio fitto con il Tribunale ecco che arriva la decisione di lasciare perdere e rinviare tutto al prossimo 29 gennaio.
Non è certo il massimo per i Pacetto ma è quantomeno un modo per avere altri due mesi di tempo per evitare quello che appare oggi inevitabile.
Intanto, attraverso l’attivista Marcello Guastella, pare che un altro caso eclatante sia pronto a far esplodere la protesta del Movimento. A quanto sostenuto dal Guastella, un capannone della zona industriale di Pozzallo, valore stimato 2 milioni di euro, è stato appena venduto a 400 mila.
I Forconi sono pronti a ripartire e si dicono disposti a tutto anche, di comune accordo con i vecchi proprietari, a distruggere completamente le costruzioni vendute all’asta.