Inizialmente sembrava una brutale e spietata rapina nei confronti di un inerme anziano, ma le indagini a 360 gradi hanno consentito di ricostruire la realtà, che era diversa dai racconto fatto nell’immediatezza dei fatti.
Ecco come sono andate realmente le cose nel comunicato del Commissariato di Vittoria:
Un pomeriggio di un paio di settimane fa un fatto inquietante si è presentato alla Polizia di Vittoria. A seguito di una segnalazione al 113, le Volanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza sono intervenute in zona centro storico. Aveva chiamato un anziano signore, un 82enne, il quale in stato di agitazione riferiva agli agenti che poco prima, appena uscito dall’abitazione di amici, mentre stava per riprendere la sua auto parcheggiata poco distante, dopo esservi salito a bordo, si era visto aggredire da un malvivente che a forza lo aveva estratto dall’auto, lo aveva stramazzato al suolo e gli aveva strappato di dosso un borsello all’interno del quale custodiva 10 o 15 euro in monete e subito dopo fuggiva via.
L’anziana vittima riferiva ancora di essere rimasta terrorizzata, di avere cercato subito riparo dentro la propria autovettura e di essere tornato a casa, da dove chiedeva aiuto alla Polizia. Forniva inoltre una sommaria descrizione del rapinatore che purtroppo aveva il volto travisato e non riusciva a vedere in viso.
Dinanzi ad un reato di siffatta gravità, immediatamente sono scattate le indagini.
Indagini a 360 gradi, come sempre.
Alcuni particolari del racconto tuttavia non hanno convinto pienamente. L’indomani la vittima si è presentata in Ufficio per formalizzare la denuncia.Gli Agenti intanto hanno rivisitato il luogo del delitto e sono riusciti ad individuare alcune telecamere di sistemi di videosorveglianza pubblici e privati ed hanno acquisito le immagini.
Dinanzi agli Ufficiali di Polizia Giudiziaria che dovevano sentirlo per l’assunzione della denuncia, l’anziano è apparso un po’ incerto, e quasi subito, incoraggiato a farlo, ha riferito l’effettiva versione dei fatti ai quali si era già pervenuti.La vittima era stata per davvero derubata. Era uscito da casa di amici, era salito a bordo della sua autovettura parcheggiata poco distante e lì, non era stato aggredito e scaraventato a terra, si era però accorto che un giovane aveva aperto lo sportello posteriore della sua autovettura e aveva afferrato il suo borsello che aveva appoggiato sul sedile ed una volta arraffatolo si era dato alla fuga. L’anziano era sceso dall’auto ma non era neppure riuscito a rincorrerlo a causa delle sue precarie condizioni di salute anzi, perdendo l’equilibrio era caduto a terra, e nessuno c’era fuori o transitava che avesse visto e a cui chiedere aiuto. Si era rimesso in macchina ed era andato a casa, chiamando il 113.
In effetti, tutta la deprecabile azione delittuosa a danno dell’anziano è stata registrata da alcuni impianti di videosorveglianza che hanno confermato la versione dei fatti formalizzata dalla vittima.
Attraverso l’attento esame dei fotogrammi inoltre, la Polizia è riuscita ad individuare i due autori del furto, non rapina, perché è stato individuato anche un complice che ha fatto da “apripista” a quello che materialmente si è impossessato del borsello.
Si tratta di due soggetti noti alla Polizia di Vittoria.
F.G., 33enne vittoriese pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e P.G., 30enne vittoriese senza precedenti ma noto per le sue frequentazioni con pregiudicati.
Entrambi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato.