Il pretesto è stato il nuovo piano della viabilità alla Sorda, ma il documento a firma congiunta dei consiglieri comunali Andrea Caruso e Michele Colombo ha anche un valore squisitamente politico e sembra segnare l’inizio di un percorso di riposizionamento degli “indipendenti”, che da qui a breve potrebbe mutare la geografia interna al Consiglio comunale.
Ma intanto stiamo nel merito. Dopo le prime 48 ore di sperimentazione, il commento di Caruso e Colombo, più che sulle misure già adottate dall’Amministrazione in tema di viabilità, è su quelle ancora da adottare: “Riteniamo”, scrivono, “sia giunto il momento di ripristinare il doppio senso di marcia per tutta la via Sacro Cuore da Piazza Libertà sino all’intersezione con la via Aldo Moro. Siamo convinti che adesso sia possibile grazie all’apertura di nuove vie alternative, quali la via Sipione, e da ultimo il doppio senso in via Resistenza Partigiana sino a Piazza Libertà. D’altronde in via Sacro Cuore il senso unico per file parallele nella pratica non ha mai funzionato. I residenti e soprattutto i commerciati della zona hanno pagato un tributo troppo elevato e non ci sembra corretto che continuino a subirlo invano.
Stesso discorso – aggiungono Colombo e Caruso – vale anche per la via Peppino Impastato che ha tutte le caratteristiche per essere percorsa in entrambi i sensi di marcia. Ciò oltretutto consentirebbe di ripristinare in via San Giuliano l’originario senso di marcia”.
In pratica si tratterebbe di ripristinare l’intero sistema della viabilità della Sorda ai tempi antecedenti al cosiddetto “piano Aprile”, quello ideato dall’ex assessore Giorgio Aprile nel 2007, quand’era sindaco Piero Torchi.
Ma altrettanto interessante, nel documento dei due consiglieri, è proprio la firma congiunta.
Ad accomunarli c’è infatti la non certo casuale coincidenza con significativi passaggi politici: Andrea Caruso si è appena dichiarato indipendente dalla lista “Fare Modica” nella quale era stato eletto a sostegno di Abbate; e Michele Colombo, eletto nella lista di Megafono, sembra destinato a seguire le sorti del proprio punto di riferimento politico, ovvero il deputato regionale Nello Dipasquale, che ha già dichiarato la propria adesione al Partito Democratico (Colombo, insieme ad altri esponenti del movimento Territorio, è stato presente alla Leopolda).
Se per Colombo, dunque, il passo verso il Pd – che proprio in queste settimane ha in corso la nuova campagna di tesseramento – sembra breve, potrebbe accadere che non sia troppo lungo nemmeno per il consigliere Caruso, sebbene quest’ultimo finora non abbia preso le distanze dal sindaco ma solo dal proprio ex gruppo.