Agenti ittici e Polizia provinciale hanno trovato nasse per la pesca da frodo e, intrappolate, 48 anguille. Dopo aver sequestrato il materiale e rimesso in libertà i pesci, ora si cercano i responsabili:
Un notevole quantitativo di nasse (reti illegali ad inganno) sono tate sequestrate in un’operazione anti pesca di frodo effettuata nel fiume Irminio, in c/da Lusia.
L’operazione è stata condotta in collaborazione dagli Agenti Ittici della F.I.P.S.A.S. di Ragusa e dalla Polizia Provinciale di Ragusa nell’ambito dei servizi predisposti a tutela dei fiumi, della flora e della fauna.
Le reti, poste illegalmente da pescatori di frodo, contenevano ben 48 pregiatissime anguille, oltre ad un minor numero di rovelle. La fauna ittica, ancora in vita, è stata immediatamente rimessa in libertà dagli Agenti intervenuti.
Le indagini, ancora in corso, sono ora indirizzate all’individuazione dei responsabili di tali violazioni.
Gli attrezzi illegali, 40 nasse ad inganno, sono stati posti sotto sequestro amministrativo dalla Polizia Provinciale e successivamente confiscati, in quanto, ai sensi dell’art. 19 del Regolamento Provinciale per l’Esercizio della Pesca nelle Acque Interne della provincia di Ragusa, il loro uso è vietato in tutte le acque interne della Provincia di Ragusa senza limiti temporali.
Estrema soddisfazione è stata espressa dal Presidente Provinciale della F.I.P.S.A.S. Giovanni Altamore: ‘L’iniziativa è un’ulteriore conferma della validità dell’impegno degli Agenti F.I.P.S.A.S. nonché della positiva collaborazione con la Polizia Provinciale. Una collaborazione che auspichiamo si prolunghi ed intensifichi visto l’aumento della pesca di frodo nei corsi d’acqua iblei, a salvaguardia di un patrimonio naturalistico di primaria importanza’.