23 mila metri quadri di discariche abusive sequestrati tra Santa Croce e Acate

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Nel giro di poche ore sono state sequestrate dai Carabinieri ben due mega-discariche abusive, una in territorio di Santa Croce Camerina, l’altra in territorio di Acate: nel primo caso sono state denunciate tre persone, nell’altro sei, per reati ambientali.

A Santa Croce Camerina la discarica abusiva scoperta dai Carabinieri tra Caucana e Casuzze era vasta ben 15 mila metri quadri. Ecco tutti i dettagli nel comunicato dei Carabinieri di Ragusa:

I militari della stazione carabinieri di Santa Croce Camerina hanno sequestrato un terreno agricolo di 15.000 metri quadrati e denunciato tre persone per reati ambientali.

L’altro ieri mattina, una pattuglia di carabinieri, nel corso di un servizio di prevenzione e repressione dei crimini, ha notato una densa colonna di fumo nero provenire dalla zona tra Caucana e Casuzze. Sapendo che nella stagione invernale quell’area litoranea è scarsamente abitata e sospettando ci potesse essere un incendio in abitazione i due militari sono corsi sul posto a vedere.
Giunti sul posto, l’amara scoperta, due uomini stavano bruciando una catasta di rifiuti. Erba e rami secchi, plastica, rottami di ferro e altro affioravano tra le fiamme.

Bloccati i due operai e spente le fiamme, i carabinieri hanno fatto un giro intorno, all’interno di un campo incolto, circondato da villette per le vacanze estive e, oltre a due trattori agricoli, uno utilizzato per arare e l’altro dotato di benna per spostare, rimestare e accatastare i rifiuti, hanno trovato accatastati qui e là diversi quintali di vari tipi d’immondizia. Sfalci di potatura (che nel complesso erano i rifiuti più innocui), plastiche, teli in polietilene, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (i famigerati e “inquinantissimi” RAEE), vetro, pneumatici di autoveicoli e addirittura lastre ondulate di cemento-amianto, micidiale per la salute umana.

Tutta l’area è stata sottoposta a sequestro, ivi inclusi i due trattori. Sul posto è stato convocato il proprietario del terreno che aveva mandato i due operai a “pulire” l’area. I tre, S.T. imprenditore agricolo cinquantenne, G.L., 45enne, e G.D., 34enne, agricoltori, sono stati denunciati per i reati, in concorso, di creazione di una discarica abusiva e combustione di rifiuti, sanzionati con gravi pene dal testo unico dell’ambiente.

Ad Acate sono stati sequestrati altri 8 mila metri quadri di discarica abusiva in contrada Dirillo-Macconi. Anche in questo caso ecco i dettagli nel comunicato dei Carabinieri di Vittoria:

Nell’ambito dei controlli predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa, finalizzati a prevenire e reprimere reati di natura ambientale, che incidono negativamente sulla qualità della vita delle persone che abitano il territorio, i militari della Compagnia di Vittoria, fin dalle prime ore della mattinata odierna, hanno sottoposto ad attività ispettiva un’area privata di oltre 8.000 mq, situata ad Acate in Contrada Dirillo-Macconi, rinvenendo di fatto una vera e propria discarica abusiva per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali, sequestrandola.
In particolare, i militari della locale Stazione, grazie alla profonda conoscenza del territorio di competenza e nello specifico delle aree rurali e agricole, molto diffuse, hanno concentrato la loro attenzione su alcuni terreni situati in quella Contrada e, dopo averla monitorata per diversi giorni, è scattato il blitz durante il quale sono stati rinvenuti numerosi e consistenti cumuli di rifiuti, per svariate tonnellate, costituiti da terre e rocce da scavo di riporto, inerti, eternit, rifiuti organici, rottami di ciclomotori, frigoriferi, materiale ferroso di varia natura, nonché rifiuti plastici: tutto questo, secondo gli inquirenti, è segno di un’attività illegale di sbancamento e di stoccaggio illecito di materiali effettuata già da diversi anni. Inoltre, sono stati rilevati appezzamenti di superfici interessate da ceneri e residui di combustione di rifiuti plastici, provenienti dalle serre agricole adiacenti, che sono state quindi sottratti al regolare smaltimento. L’accumulo delle materie plastiche, ed in particolare la loro combustione, provoca lo sversamento nel terreno di liquidi e sostanze altamente nocive quali le diossine e i policlorobifenili, che possono inquinare il suolo e le relative falde acquifere, mentre nell’aria si liberano idrocarburi policiclici altamente inquinanti.
E’ scattata così la denuncia a piede libero non solo per i due vittoriesi proprietari dei terreni adibiti a discarica, illecitamente istituita, F. E., 73enne, e G. V., 53enne, ma anche per i 4 affittuari rumeni, amministratori di una società agricola con sede in provincia di Enna, C. I., 28enne, C. P. M., 30enne, C. A. G., 23enne, e C. D., 31enne.
I 6, dinanzi all’Autorità Giudiziaria di Ragusa, dovranno rispondere dei reati di smaltimento illecito di rifiuti speciali con emissioni diffuse in atmosfera di polveri e realizzazione di discarica abusiva. L’intera area, di oltre 8.000 metri quadrati, è stata sottoposta a sequestro e sono tuttora in corso accertamenti di natura tecnica finalizzati all’individuazione di corpi metallici nel sottosuolo al fine di accertare il livello e la gravità dell’inquinamento prodotto: le indagini, pertanto, sono suscettibili di ulteriori sviluppi.
Analoghi controlli in materia ambientale, da parte dell’Arma dei Carabinieri, proseguiranno nei prossimi giorni in tutta la provincia di Ragusa.