Il vice sindaco di Comiso Gaetano Gaglio, in riferimento alle dichiarazioni del consigliere comunale Dante Di Trapani, in merito all’anticipazione di 9 milioni di euro ricevuta dal Comune di Comiso grazie alla previsione del D.L. 66 del 2014, replica garantendo celerità e trasparenza nei pagamenti ai fornitori, con questa dichiarazione:
Il comune di Comiso ha ricevuto un’anticipazione concessa ai Comuni che ne abbiano fatto richiesta per usufruire di liquidità ed abbreviare i tempi di pagamento di debiti certi, liquidi ed esigibili fino al 31 dicembre 2014 per 9 milioni di euro. La scelta di richiedere tale anticipazione è stata dettata dalla volontà di fornire certezza della tempistica di pagamento a quelle imprese, locali e non, che a causa di ritardi nell’incasso dei crediti verso gli enti locali rischiano persino il fallimento.
Per quanto riguarda le proccupazioni in merito a criteri e trasparenza ci sentiamo di tranquillizzare Di Trapani: saranno pagati come prevede la legge tutti i debiti certi liquidi ed esigibili dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2013, essendo il periodo precedente di competenza della massa passiva, a differenza di quanto avvenuto quando amministrava proprio Di Trapani. Tutti i pagamenti saranno effettuati, secondo quanto previsto dalla stessa norma, entro il 21 novembre prossimo senza alcun favoritismo o valutazione di merito. La legge prevede infatti prescrizioni oggettive e tempi certi, non lasciando nulla all’interpretazione di chicchessia.
Per quanto riguarda poi l’anticipazione di 12 milioni e mezzo richiesta dalla Giunta Alfano e incassata dall’Ente in due tranche, la memoria altamente selettiva di Di Trapani lo tradisce: ci si scandalizzò infatti non dell’uso di quello strumento garantito allora dal D.L. 35 del 2013, ma dall’ammontare esagerato allora richiesto. Tanto è vero che l’Amministrazione Spataro ha poi proceduto a rimodulare il contratto di anticipazione riducendo quasi del 50% l’importo effettivamente utilizzato ed evitando un danno certo all’erario. Infine sulle macroscopiche e incomprensibili inesattezze, chiamiamole così concedendo la presunzione di buona fede all’ex assessore al bilancio, visto tra l’altro il ruolo che Di Trapani ricopriva ai tempi della richiesta dell’anticipazione ai sensi del D.l. 35/2013, contenute invece nell’interrogazione consiliare presentata, ci riserviamo di fare chiarezza nella sede opportuna, ovvero il Consiglio Comunale”.