“Vangelo, Profezia, Speranza”, tre parole per dire, oggi, il senso e il significato della consacrazione a Dio di tanti uomini e donne.
Questo è il messaggio che Papa Francesco vuole comunicare a tutta la Chiesa annunciando che il 2015 sarà l’anno dedicato alla Vita Consacrata.
Tante le attività previste, quindi, per questo anno a livello mondiale.
Nella diocesi di Noto, dove i religiosi sono ancora fortemente presenti, l’anno si aprirà il 21 novembre prossimo, alle ore 18.00, presso la Basilica Cattedrale di Noto, con una solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da S.E.Mons.Antonio Staglianò.
Si prevede una numerosa partecipazione di consacrati ma, anche, di tanti laici che collaborano attivamente alle opere portate avanti dalle religiose e dai religiosi.
Perché la presenza della Vita consacrata è essenziale nella Chiesa ma, anche, nella società.
Ed è proprio grazie alla presenza delle religiose e dei religiosi che la cultura impregnata di Vangelo viene trasmessa nelle scuole; che bambini senza famiglia trovano una casa che li accoglie grazie alla presenza delle case-famiglia; che gli anziani soli o divenuti, a volte, un peso per le famiglie stesse trovano assistenza e amore con le case di riposo; che i giovani disorientati da proposte poco educative e contrastanti trovano un luogo dove crescere grazie agli oratori.
In tutti questi luoghi che, Papa Francesco, definirebbe “periferie esistenziali”, i consacrati sono presenti con il dono totale della loro vita. E allora ben venga un anno che risvegli nella comunità cristiana e civile la coscienza dell’importanza dei religiosi e delle religiose e, soprattutto, l’impegno a collaborare con loro per una società “a misura di persona”.