Il ciclone che si è formato nel Canale di Sicilia e ha minacciato per l’intera giornata di abbattersi sulle coste siciliane, dopo aver colpito in pieno Lampedusa e Malta, con venti forza 9 e violenti piogge, ha diminuito di molto la sua forza e ora si dirige verso la Grecia.
Solo la parte estrema del vortice ha lambito la Sicilia: attorno alle 20.00 l’occhio del ciclone era a soli 50 km da Capo Passero, ma la parte più esterna ha colpito la zona costiera tra Ragusa e Siracusa, con venti a 30 nodi in rinforzo. L’allarme rosso che ha tenuto la Sicilia con il fiato sospeso adesso è rientrato, ma potrebbero permanere forti piogge ancora nella giornata di domani.
E infatti il Dipartimento Regionale della Protezione Civile ricorda, comunque, che sulla Sicilia sud-orientale è attualmente in vigore un avviso di avverse condizioni meteorologiche per il persistere di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, per le quali è indicata una criticità rossa per rischio idrogeologico.
L’arrivo della tempesta ha fatto scattare l’intero sistema nazionale di protezione civile. Dalla sala operativa di Roma l’evoluzione del ciclone è stata seguita passo passo e, d’intesa con la regione Sicilia, è stata immediatamente bloccata la viabilità costiera nella zona tra le province di Ragusa e Siracusa e interdetta ogni attività all’aperto.
Tra i Comuni della provincia di Ragusa, dove tra la notte scorsa e la giornata di oggi ci sono stati diversi danni, solo a Vittoria sembra confermato che domani, in via precauzionale, resteranno chiuse le scuole.