“La polemica mediatica sul presidente del Consiglio comunale di Modica è dannosa per la città, invito piuttosto le parti a confrontarsi democraticamente nel luogo ad esso deputato: il Consiglio Comunale”.
A prendere le distanze dalla maggioranza consiliare è il capogruppo di Fare Modica Andrea Caruso, l’unico che – quando gli altri 16 consiglieri hanno disertato l’aula, giovedì e venerdì scorso – in un’occasione ha presentato una giustificazione della propria assenza e in un’altra è stato invece presente.
Caruso è anche l’unico, almeno al momento, che parla fuori dal coro guidato dall’altro capogruppo, quello della lista Modica 2013 Ignazio Abbate sindaco, Piero Covato e scrive: “È stato divulgato un comunicato stampa a nome di tutti indistintamente i consiglieri di maggioranza, quindi anche mio, senza avermi prima informato e senza che sia stato richiesto il mio parere”.
Covato, infatti, aveva trasmesso l’ennesima nota per ribadire che “il presidente del Consiglio comunale Roberto Garaffa a distanza di un anno e mezzo dal suo insediamento, conferma di non conoscere, di non aver capito e di non sapere mettere in atto il regolamento del Consiglio comunale, oltre che dimostrare di avere un orientamento politico certificato anche dai verbali e mette in secondo piano gli interessi della città, per cui – aveva aggiunto Covato – se la sua poltrona è frutto di spasmodica sete di potere, lui non rappresenta più una figura di equilibrio istituzionale per il corretto svolgimento della civica assise”.
“Non condivido assolutamente tale metodo”, ha detto però il consigliere Caruso: “né consento ad alcuno di interpretare il mio pensiero e fare le mie veci sia in privato sia in pubblico. Il dibattito si faccia in Consiglio: per tale ragione la settimana scorsa non ho inteso disertarlo e così farò fino alla scadenza del mio mandato senza con ciò intendendo schierarmi con l’una parte o con l’altra. Invito invece il sindaco di Modica – conclude Caruso, non senza tono polemico – a concentrarsi sulle insidie che incombono sulla nostra città”.
Intanto, anche alla luce di questo strappo, tutti i consiglieri di opposizione, con un documento sottoscritto dalle liste Adesso Modica, Megafono, Ncd, Pd, Sel e Udc: “Esprimono la loro preoccupazione”, denunciando “una immaturità politica dell’attuale maggioranza che non riesce né a gestire i rapporti politici tra i gruppi consiliari e i consiglieri, né a tenere indenne l’istituzione Consiglio comunale dalle tensioni interne”.
L’opposizione parla di una “emergenza democratica”, rispetto a cui “occorre a tutti fare sentire la loro voce, impedendo una deriva antidemocratica”.
Intanto, a difesa del presidente del Consiglio Roberto Garaffa, era intervenuto anche il deputato regionale del suo stesso partito, l’Udc, Orazio Ragusa: “Utilizzare la politica come mezzo per annientare l’avversario di turno, non mi pare una condotta che può farci arrivare lontano. La politica urlata, le contrapposizioni becere, gli agguati contro questo o quel personaggio non servono a nulla”.
E anche il presidente del Consiglio comunale di Ragusa Giovanni Iacono, in qualità di rappresentante della Consulta dei presidenti, aveva scritto: “Invitiamo tutti gli attori coinvolti a voler riprendere il cammino del servizio alla loro comunità nel rispetto dei ruoli di ognuno e di farsi promotori di una dialogo proficuo nell’interesse generale”.