Non ci stanno. I soci della BCC Contea si costituiscono in un Comitato e protestano contro l’aggregazione della banca modicana alla BCC di Ragalbuto, che loro definiscono un “regalo”. Un’operazione che promettono di contrastare “costi quel che costi”, mettendo in atto ogni possibile iniziativa al fine di garantire l’autonomia della Banca.
Ecco il comunicato del Comitato Soci BCC Contea di Modica:
Facendo seguito alla proposta avanzata dai soci Giuseppe Curella e Francesco Rando nell’ultima Assemblea dei soci del 25.5.2014, si è costituito un Comitato dei Soci della BCC della Contea di Modica, al fine, non solo di vigilare sull’andamento della nostra Banca (si vuole sottolineare l’aggettivo nostra perché la Banca è di esclusiva proprietà dei Soci), ma anche di difenderne l’autonomia e impedire che essa venga svenduta o regalata a chicchessia, come si evince, secondo voci di corridoio, dall’offerta della BCC di Regalbuto, che noi riteniamo offensiva e lesiva della dignità dei Soci e del territorio.
Non lo permetteremo, costi quel che costi, perché è nostro preciso dovere salvaguardare questo che è un patrimonio dei 1.800 Soci e dell’intero territorio, in cui essa è profondamente radicata.
Il Comitato ha appreso con soddisfazione dall’intervista rilasciata dal presidente dimissionario dott. Vaccaro che la Banca è solida e stabile, che ha registrato una semestrale positiva e che si stanno avviando a soluzione molte delle criticità rilevate dall’ispezione della Banca d’Italia.
Il Comitato, pertanto, oltre a cercare di sensibilizzare tutti i Soci, intende mettere in atto ogni possibile iniziativa al fine di garantire l’autonomia della Banca e/o, in seconda istanza, di trovare una soluzione che salvaguardi gli interessi della base sociale, del territorio e di tutto il personale dipendente.