Quando il sindaco di Modica Ignazio Abbate, tra i primissimi atti della sua Amministrazione che si è insediata nel luglio del 2013, ha deciso di eliminare le figure di tutti i dirigenti del Comune, l’ha fatto perché lo poteva fare.
E a certificarlo è ora anche la Corte dei Conti: “La conferma della correttezza del provvedimento è data dalla deliberazione della Corte dei Conti n° 26/2014 della Sezione Autonomie”, ha annunciato il sindaco Ignazio Abbate.
La Corte dei Conti, in sostanza, ha confermato la validità delle argomentazioni su cui l’Amministrazione Abbate ha fondato la propria decisione: “La mancanza di dipendenti con qualifica dirigenziale ha consentito all’Amministrazione, nel mese di luglio 2013, di istituire le posizioni organizzative quali figure apicali ai sensi degli articoli 107 e 109 del Testo Unico degli Enti locali, previa modifica del regolamento degli uffici e dei servizi. La mancata conferma degli incarichi dirigenziali conferiti nel passato” ha commentato ancora Abbate “ha permesso un notevole risparmio per l’Ente nell’ambito del contenimento della spesa per il personale. L’istituzione delle posizioni organizzative rappresenta uno dei primi atti di tagli agli sprechi attuati da questa Amministrazione. Voglio ricordare che negli anni precedenti l’attribuzione della qualifica dirigenziale al personale interno di categoria D avveniva senza una selezione né interna né aperta all’esterno”.
Fino a luglio del 2013, infatti, la pianta organica del Comune era organizzata in sei settori guidati da altrettanti dirigenti, che tuttavia venivano nominati dal sindaco tra i dipendenti in possesso dei relativi titoli, senza selezione interna.
Da escludere, peraltro, che si potessero fare selezioni all’esterno, date le condizioni di deficit strutturale del Comune che impedivano e tuttora impediscono l’assunzione, anche temporanea, di nuovo personale.
Da qui la decisione di Abbate di rimuovere le posizioni dirigenziali, prediligendo invece moltiplicare i settori – che attualmente sono dodici, compreso il Comando di Polizia Municipale (più l’avvocatura e lo staff del segretario generale) – e mettere a capo di ognuno solo una posizione organizzativa, come definitivamente confermato dall’approvazione della nuova pianta organica formalizzata in Giunta lo scorso marzo.
Il risparmio calcolato è di circa 110 mila euro l’anno.