Rubano le casse acustiche in una vecchia auto. Arrestati due fratelli di Comiso

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Sono stati scoperti dalla Polizia subito dopo aver rubato le casse acustiche ad una vecchia autovettura. Per questo due fratelli di Comiso sono stati arrestati. Ecco com’è andata, nel comunicato del Commissariato:

La sera scorsa la Polizia di Stato di Vittoria ha tratto in arresto due fratelli nativi di Comiso ma residenti a vittoria: E.G., 27 anni, pregiudicato, e I.G., 22 anni, con pregiudizi di polizia.
Alle 2 circa di notte, la Volante impegnata nella perlustrazione del centro cittadino era allertata dalla Sala Operativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza della presenza di persone sospette intente ad armeggiare nei pressi di un’autovettura.
I poliziotti immediatamente recatisi sul posto notavano due soggetti allungare il passo e correre per ripararsi all’interno di un’abitazione. Rapido l’intervento degli agenti che riuscivano a raggiungerli ed a bloccarli. Dentro la casa, in uso ad un altro soggetto, M.E. di 50 anni, vittoriese, presente, gli agenti effettuavano una perquisizione, tuttavia non trovavano nulla.
Poi estendevano la perquisizione ad un’auto, una BMW parcheggiata davanti quell’abitazione e di proprietà ed in uso ad uno dei fratelli che ne deteneva le chiavi in tasca. Dentro la BMW veniva rinvenuto un pannello posteriore di autovettura, la cappelliera, con installati delle casse acustiche ed alcuni arnesi atti allo scasso come una pinza ed una tronchese.
Sul posto dove erano stati visti armeggiare gli agenti hanno accertato che c’era una Y10 alla quale era stato divelto il pannello posteriore con le casse acustiche, infatti penzolavano i fili recisi con la tronchese.
Per tali motivi i due fratelli erano condotti in Commissariato e dopo le formalità tratti in arresto per furto aggravato, poi accompagnati presso le loro abitazioni per restarvi in regime di arresti domiciliari.
Successivamente il magistrato di Ragusa, ritenendo giustificato l’arresto, ma in considerazione di non dovere richiedere una misura cautelare a carico dei due fratelli, disponeva la loro liberazione.
Le indagini effettuate hanno consentito di stabilire che alla commissione del furto ha partecipato anche il 50enne M.E. che pertanto è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il medesimo reato.
Il pannello con le casse acustiche è stato riconsegnato al proprietario.