La rivoluzione del 730 precompilato: arriva dal 2015. Ecco come sarà

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“Benvenuto Mario Rossi”, arriva la rivoluzione del 730 precompilato.

E il fisco darà del tu al contribuente, con un modello che è lontano mille miglia dal vecchio modulo cartaceo. Ad essere beneficiati dalla compilazione da parte del fisco saranno – spiega il Governo – circa 20 milioni di contribuenti.

CHE COSA CAMBIA? 
Di fatto la dichiarazione diventa un mini-sito personale nel quale molti spazi sono già riempiti con i dati in possesso del fisco e gli altri potranno essere integrati. A svelare come sarà la nuova dichiarazione – che da sempre è uno dei momenti di maggiore difficoltà tra il cittadino e il fisco – è il governo che pubblica alcune schermate di un fac simile sul sito di Palazzo Chigi, quasi a sottolineare che l’operazione approvata il 31 ottobre in via definitiva è stata fortemente voluta dal premier Matteo Renzi.

I DATI GIÀ PRESENTI NEL MODULO
Chiaramente si tratta di un progetto in progress. Si parte dal 2015.
Entro il 15 aprile, oltre ai dati sui redditi da lavoro e di quelli immobiliari, il fisco indicherà da subito altre informazioni. Ci saranno gli interessi passivi sui mutui (per 3,2 milioni di dichiarazioni), i premi per le assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni (per altre 4,2 milioni) e i contributi previdenziali (per 600 mila dichiarazioni).
A conti fatti l’85% dei moduli precompilati conterrà anche una prima indicazione di detrazioni e deduzioni. Bisognerà arrivare al 2016 per avere ancora più dati.

Ci saranno, grazie alla tessera sanitaria, anche le spese mediche sostenute in ben 11,5 milioni di dichiarazioni. Ma verranno inserite anche le spese per l’istruzione (per 850 mila contribuenti) e le donazioni a Onlus (580 mila): benefici della tracciabilità dei pagamenti.
Qualche dato di dettaglio lo ha fornito il direttore dell’Agenzia delle Entrate in una recente audizione. I precompilati nel 2015 saranno 19.985.976 e di questi – viene stimato – 5,6 milioni (il 28,3%) riguardano modelli da confermare o modificare, 14,3 milioni (il 71,7%) moduli da integrare. Le percentuali scenderanno rispettivamente al 54,8 e al 45,2% già dal 2016; per poi arrivare al 2017 quando tutti i modelli saranno solo da confermare (o da modificare se errati).

DICHIARAZIONE TELEMATICA
La nuova dichiarazione, che sarà essenzialmente telematica, si presenterà con una interfaccia “friendly”. In pratica basterà cliccare su pulsantini per integrare o modificare le singole caselle. Un pulsante con il punto interrogativo consente anche di approfondire. La “precompilata”, poi, consentirà facilmente anche di scegliere a chi donare l’8 e il 5 per mille.
Ma soprattutto nella schermata finale, la sintesi è indicata in un solo numero, ben evidenziato. Sarà l'”importo delle imposte” da pagare oppure – è il caso più frequente nel 730 – l'”importo da rimborsare”.

COME SI ACCEDE ALLA “PRECOMPILATA”
Una volta effettuato l’accesso al sito dell’Agenzia delle entrate sarà possibile visualizzare il 730 precompilato e scaricarlo in pdf. Se i dati non necessitano di modifiche o integrazioni, si potrà confermare il 730 cliccando sulla voce “Accetta”.
In caso di errore, invece, basterà cliccare su “Integra/Modifica” e compilare il 730. Questa funzione, si legge nel fac-simile, è fondamentale per integrare spese mediche, redditi, aggiungere o rimuovere fabbricati. Qui, sarà possibile anche indicare le spese per la ristrutturazione di immobili o quelle che comunque si possono scaricare.

Il decreto approvato contiene comunque anche molte altre misure, che riguardano non solo i cittadini ma anche le imprese. Ecco le principali:

DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE
Non è più necessario presentare la dichiarazione quando l’eredità, devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende immobili o diritti reali immobiliari.

BONUS ENERGIA
Stop alla comunicazione alle Entrate per i lavori ammessi alla detrazione che proseguono per più periodi di imposta.

VITTO E ALLOGGIO PROFESSIONISTI
Queste spese non costituiscono compensi in natura per chi ne usufruisce. Quindi, il professionista non dovrà più “riaddebitare” in fattura tali spese al committente e non dovrà più operare la deduzione dell’ammontare quale componente di costo deducibile.

RIMBORSI IVA
Azzerati gli adempimenti per i rimborsi fino a 15.000 euro (ora la soglia è di 5.000 euro) e non vengono posti limiti all’ammontare dei rimborsi in favore dei contribuenti “non a rischio” per i quali non è più necessaria la prestazione della garanzia a favore dello Stato.

FISCO INTERNAZIONALE
Vengono semplificate le dichiarazioni delle società o enti che non hanno la sede legale o amministrativa in Italia: semplificare i modelli dichiarativi non richiedendo dati già in possesso dell’Amministrazione finanziaria. Sale anche a 10.000 euro il limite per comunicare, solo annualmente, le operazioni con paesi “black list” (paradisi fiscali).

FORFAIT PUBBLICITÀ
È prevista una detrazione forfetaria del 50% sia per le prestazioni di pubblicità che di sponsorizzazione per associazioni senza scopo di lucro, quelle sportive dilettantistiche, le pro-loco.

SPESA RAPPRESENTANZA
Si potrà detrarre l’Iva sulle spese di rappresentanza sostenute per l’acquisto di beni che hanno un costo «unitario» fino a 50 euro (ora era fino a 25,82 euro) uniformando la norma a quella delle imposte sui redditi.

[ Fonte: Ansa ]