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Anche la Polizia di Stato di Vittoria è in campo. Vuole fare chiarezza sulla vicenda delle presunte molestie sessuali alle donne rumene che lavorano nelle serre della fascia trasformata; per competenza da c.da Bulala, al confine con la provincia di Caltanissetta fino a Punta Secca.
Fenomeno portato alla ribalta dal clamore mediatico sollevato da alcuni articoli comparsi su riviste periodiche e trasmissioni televisive anche di rilievo nazionale.
Si vuole fare chiarezza senza generalizzare; scoprire i reati, perseguire i colpevoli ove vi siano. Non bastano denunce generiche; occorrono fatti circostanziati, testimonianze, prove.
Ecco cosa ha messo in atto il Commissariato di Vittoria:
Per raggiungere l’obiettivo occorre la collaborazione delle vittime. Cosa non semplice anche per gli eventuali comprensibili condizionamenti.
I delitti sulla libertà sessuale non possono non percorrere, come tutti gli altri, le fasi che caratterizzano il nostro processo. La vittima sarà chiamata, in sede d’indagine e soprattutto in sede dibattimentale, durante il processo, a ripercorrere quei momenti; spiegare e rispondere a tutte le domande che magistrati e avvocati intenderanno fare, facendole rivivere le violenze subite.
Tali difficoltà sono ben note a tutti gli inquirenti.
Facile quindi, immaginare lo stato d’animo della donna, peraltro straniera, che pur accettando di vivere nelle campagne, spesso in alloggi di fortuna sprovvisti dei più elementari standards abitativi, vuol concretizzare un salario per le proprie famiglie, possibilmente, comunque, rimanendo nell’ombra.
Come fare per ottenere collaborazione?
Il Commissariato, su specifiche direttive della Questura, ha optato nel raccogliere prime conferme di informazione e condivisione del problema, per poi cercare di ottenere un più facile contatto con la vittima delle violenze.La strategia è quella di offrire una preliminare campagna informativa e/o preventiva.
Convincere le donne vittime che le forze dell’ordine sono a loro completa disposizione, per aiutarle a sottrarsi alle vessazioni, alle molestie anche sessuali sul posto di lavoro.
La Polizia di Stato è presente per cercare di restituire loro gli spazi di dignità. E ciò senza escludere il contributo, parimenti fattivo di quanti altri nei vari settori e competenze cercano di risolvere il problema.Abbiamo preparato un volantino, semplice, con un messaggio immediato in lingua rumena.
Sono stati affissi negli esercizi pubblici, nei supermercati, nelle agenzie di viaggio, nelle scuole, negli uffici pubblici ed ovunque possano essere visti dalle donne interessate. E ciò con l’immediato consenso e collaborazione di quanti offrono gli spazi espositivi. Segno di alto senso civico ed attenzione civile da parte della cittadinanza.
Gli uomini e le donne della Polizia di Stato sono andate nelle stazioni dei pulman, hanno atteso i bus in partenza ed in arrivo, hanno distribuito, finora, circa 500 volantini ed hanno intervistato le donne.
Stessa cosa hanno fatto dinanzi i supermercati di alimentari, nella fascia oraria tra le 17 e le 19, quando l’afflusso di questa manodopera bracciantile finalmente termina la giornata di lavoro e va a fare la spesa.
La campagna d’informazione e di prevenzione continuerà ancora con grande impegno.
Il Comune di Vittoria ha inoltre inteso patrocinare l’iniziativa e si è fatta carico della stampa di numerosi manifesti che saranno affissi in città.