Una commissione Ambiente convocata per discutere di un argomento su cui il Comune di Ragusa non ha alcuna competenza, ovvero le trivellazioni.
L’episodio ha suscitato la rabbia del consigliere Mirabella, che così l’ha commentato in un comunicato stampa:
“Inutile, dispendiosa e soprattutto incoerente”.
È il giudizio espresso dal consigliere comunale di Idee per Ragusa, Giorgio Mirabella, in riferimento alla seduta della Commissione Ambiente di stamani (29 ottobre) convocata per discutere sulla delibera approvata dalla Giunta, n°434 del 21/10/2014, sul tema Rivisitazione delle norme del decreto Sblocca Italia e in particolare dell’articolo 38 che hanno un impatto diretto sui territori e sul mare della Regione Sicilia.
“È cosa ben nota – ho spiegato nel mio intervento in commissione – che l’argomento in questione non è di competenza del Comune di Ragusa, e dunque il Consiglio comunale non ha alcun ruolo nel merito. Ricordo infatti che per le trivellazioni off shore la competenza è del governo centrale. L’amministrazione Piccitto ne è certamente a conoscenza ma ha tuttavia voluto deliberare esprimendo un parere sostanzialmente negativo; ha trasmesso l’atto stamani in Commissione Ambiente alla presenza anche dell’assessore Zanotto, ed infine la delibera andrà in Consiglio.Ma sappiamo bene che tutti questi passaggi e i consequenziali pareri che verranno espressi, non hanno valenza alcuna, se non quella propagandistica e populistica. Dunque questo è il motivo per cui ho definito inutile e dispendiosa questa seduta di commissione. Andiamo avanti sull’incoerenza. Ricordo che lo scorso anno, come documentato nel bilancio previsionale 2014, il Comune di Ragusa ha incassato dal provento delle royalties per le estrazioni petrolifere, ben 15 milioni di euro, inseriti non in appositi capitoli finalizzati allo sviluppo del territorio o dei bacini occupazionali come sarebbe stato più congruo, ma nella spesa corrente, dunque distribuiti in ciascun capitolo dello strumento finanziario. Dunque, se ho capito bene, da una parte si dichiara contrarietà totale, a partire dall’Assessore Zanotto, alle estrazioni petrolifere, dall’altra si incassano le royalties e per giunta le considerevoli somme in questione non vengono investite in progetti ad hoc per l’ambiente e per l’occupazione, ma per sanare le casse. E questa mi sembra la prima palese incoerenza.
Inoltre, è bene ricordarlo, l’estrazione del petrolio, iniziata nell’immediato dopoguerra (dunque siamo negli anni Quaranta), ha prodotto nella nostra città posti di lavoro, benessere, occupazione, solidità economica. Rispetto a tutto ciò, e aggiungendo che oggi le condizioni di sicurezza non sono certamente quelle di settant’anni fa, non si può dire che si è contro ciò che ci ha portato il pane sino ad oggi. Infine, ed è l’ultima incongruenza riscontrata, l’assessore Zanotto – secondo quanto ho capito – ha denunciato che il mare è inquinato.
Delle due l’una. O l’assessore Zanotto non conosce Ragusa (ed effettivamente non essendo dei luoghi non li può conoscere come coloro che sono nati e vissuti qui, né come coloro che hanno scelto di vivere qui, e non dunque per un caso), oppure i membri della commissione che si è espressa sul conferimento della Bandiera Blu al nostro litorale anche per quest’anno, sono incompetenti.
Commissione, dunque, inutile e dispendiosa e soprattutto incoerente!”