Della situazione dei commercianti dell’ultimo tratto di via San Giuliano a Modica ci siamo già occupati più volte: da quando è cambiato il piano della viabilità, infatti, da qui non passa più nessuno e molti commercianti stanno chiudendo. Oggi sulla questione c’è anche un intervento del consigliere comunale di Megafono Michele Colombo:
Dove passa Abbate, non cresce più l’erba. Lungi dal riferirsi alla sua, pur meritoria e irrinunciabile attività di scerbatura, la mia amara ironia si riferisce stavolta ad una ben più drammatica situazione, che è quella dei commercianti dell’ultimo tratto di via San Giuliano, molti dei quali hanno già chiuso o stanno per chiudere bottega grazie alla cocciuta testardaggine del nostro sindaco e al suo rifiuto di dialogare con la città. È oramai passato un anno da quando Abbate e il suo assessore al Traffico si sono convinti che bisognava cambiare la viabilità in questo tratto di strada, invertendo il senso unico dalla direzione Modica Sorda – Modica centro a quella Modica centro – Modica Sorda. Una modifica assolutamente priva di senso rispetto al flusso della viabilità cittadina, tanto che ormai questo tratto di strada si è ridotto ad un ramo secco: un impoverimento le cui ricadute sono tutte in danno delle attività commerciali e delle famiglie che vedono irreversibilmente minacciata la propria attività.
Durante quest’anno abbiamo visto e sentito di tutto: dopo che una delegazione di commercianti è stata ricevuta al Comune dal sindaco, dopo che come consiglieri comunali ci siamo fatti carico di portare la questione in Consiglio attraverso diverse interrogazioni, dopo le rassicuranti promesse di Abbate riguardo al fatto che si sarebbe trattato solo di una sperimentazione momentanea, che avrebbe nuovamente incontrato i commercianti, che avrebbe fatto una rotatoria o chissà cos’altro, e infine dopo che ha invertito il senso unico pure in piazza Libertà, non c’è stato un solo segnale positivo.
Anzi, il sindaco si è intestardito nella propria posizione, rifiutandosi di ascoltare le ragioni dei commercianti, forse solo perché questi ultimi hanno fatto l’errore di rivolgersi, per chiedere aiuto, anche a coloro che Abbate considera evidentemente dei nemici personali e non solo degli avversari politici, ovvero alcuni esponenti della sua opposizione: il muro contro muro che il sindaco ha in questo modo determinato, “punendo” questi commercianti con l’assoluto abbandono, è inspiegabile e per certi versi inaccettabile. E l’indicazione stradale per Siracusa, che campeggia all’angolo di questa strada, ormai del tutto cadente, mi sembra il simbolo dell’azione di governo di questa città.
Siamo ancora in tempo per scongiurare il peggio: il sindaco Abbate faccia in fretta a ravvedersi, o porterà per sempre la responsabilità di questo disastro sociale ed economico.Michele Colombo
Consigliere comunale Megafono