Continua la polemica sulle spese del Consorzio Turistico di Modica e il consigliere comunale di Megafono Michele Colombo ora chiede al sindaco e al suo delegato nel cda del Consorzio, ovvero l’esperto in marketing del turismo Daniele Cilia, di andare a rendicontare in Consiglio comunale sulle modalità di spese delle somme della tassa di soggiorno. “Anzi – precisa – chiediamo che questo passaggio avvenga con regolarità, almeno una volta l’anno, in coincidenza con l’approvazione dei bilanci del Consorzio”.
L’intera questione è scaturita da una nota del Collegio dei Revisori dei conti, secondo cui le spese sostenute nel 2013 dal Consorzio, per investire i 58 mila euro trasferiti dal Comune, non sarebbero state rendicontate all’ente. Il presidente del Consorzio Renato Nuccio aveva, di contro, replicato che tutti gli atti amministrativi dell’organismo sono consultabili e comunque allegati al bilancio consuntivo 2013, approvato dal cda e depositato in Camera di Commercio.
Ma ora il consigliere Colombo, che, leggendo la nota dei Revisori, ne aveva chiesto al sindaco conto e ragione, incalza: “La replica del presidente del Consorzio, se è possibile riconferma e aggrava la mia preoccupazione su quello che si palesa sempre di più come un caso di assoluta mancanza di trasparenza nella gestione dei soldi pubblici. Stranisce parecchio, infatti – dichiara Colombo – apprendere dal comunicato stampa del presidente Nuccio, che il programma delle attività del Consorzio per l’anno 2014 è stato approvato dall’assemblea dei soci in occasione dell’approvazione del bilancio 2013 con la presenza del consigliere di nomina del sindaco. Sarà bene ricordare infatti che uno dei primi atti fatti dal sindaco in materia di politiche turistiche è stato proprio quello di revocare l’incarico al delegato nominato nella precedente legislatura e affidarlo al suo braccio destro, Daniele Cilia. Se lo ha fatto per poter più direttamente controllare (non voglio dire influenzare) l’attività del Consorzio ci aspetteremmo almeno che questa attività di controllo potesse essere maggiormente condivisa. Fermo restando il fatto – precisa – che avremmo ritenuto più opportuno l’affidamento della delega ad un consigliere comunale dato che è stato il Consiglio a deliberare la nascita di questo organismo. Vorrei ricordare al sindaco – conclude Michele Colombo – che in campagna elettorale ha tentato di fare dell’argomento della trasparenza un vero e proprio cavallo di battaglia: ma la trasparenza non vale a stagioni politiche alterne e se la si chiede quando si è all’opposizione, la si dovrebbe saper praticare quando si va ad assumere la responsabilità di amministrare”.