E l’olio ibleo di quest’anno? Come è andata la raccolta? Quali sono i prezzi?

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Spesso l’olio extravergine di oliva è chiamato “oro giallo”, una definizione che proprio quest’anno calza in maniera perfetta.
Quella che sta per chiudersi è infatti un’annata particolarmente positiva. La qualità delle olive siciliane, quelle raccolte entro il 12-15 ottobre, è molto alta.
Ne deriva un olio a bassa acidità che “a bocca di frantoio”, ovvero all’ingrosso, ha un prezzo di 7,5 euro a litro per l’olio con un indice -3 di acidità. Circa 1,5 euro in più rispetto allo scorso anno.

Sono queste alcune delle informazioni raccolte direttamente dai proprietari di frantoi e dai grandi produttori del territorio ibleo. Come Sebastiano Giaquinta, il titolare di una nota azienda che esporta in tutto il mondo, dal Giappone alla Germania e Danimarca. “Per la Sicilia in generale si tratta di un buon anno”, spiega “anche se le alte temperature di queste ultime settimane stanno deteriorando le ultime olive. Chi ha già provveduto alla raccolta, invece, ha tra le mani un olio pregiato”.

Un territorio che sta cambiando le proprie inclinazioni in questo settore, vuoi per i regolamenti e le norme burocratiche sempre più stringenti, vuoi per la crisi economica.
Se dal fronte piccole produzioni, anche alla luce del regolamento comunitario entrato in vigore in Sicilia nel 2014 che impone di aprire un “fascicolo produttore” a chi supera i 200 Kg di olio, diventa sempre più esiguo il numero di chi si impegna alla rivendita, il fronte consumatori sta cambiando radicalmente abitudini.

“La maggior parte dei proprietari di piccoli oliveti”, spiega Giaquinta: “ha smesso di commercializzare. Contemporaneamente al frantoio sono ormai rarissimi i privati che vengono a comprare. Fino a cinque anni fa era solito incrociare il capofamiglia, spesso il nonno, che arrivava per provvedere alla scorta annuale di “olio buono” da dare ai figli e ai nipoti. Adesso, coi prezzi che circolano e con la crisi economica che ha colpito il territorio, nessuno spende in una volta sola 500 euro in olio.
Se non si abbandona l’abitudine ad utilizzare il prodotto di qualità” conclude “si preferisce comunque comprarlo nelle rivendite al dettaglio, poco per volta”.

Una richiesta che infatti viene registrata presso i mercati di Campagna Amica. “Prima non tutti i nostri presidi” spiega il direttore di Coldiretti Ragusa, Pietro Greco “comprendevano i produttori di olio. Adesso abbiamo notato che questa domanda è sempre più forte tra i consumatori che, accanto a frutta e verdura di qualità, comprano anche la bottiglia di olio extravergine degli iblei».