Ancora.
Continua l’inchiesta de L’Espresso, nell’inferno di sfruttamento e violenza nei campi delle campagne iblee, da cui sono scaturiti controlli più severi da parte delle forze dell’ordine e un’ interrogazione parlamentare, la scorsa settimana, di alcuni deputati di Sel al ministro della Salute, a quello del Lavoro e dell’Interno.
Questa volta è una video inchiesta, con interviste alle lavoratrici e ai lavoratori rumeni. Tipo questa: “Mia moglie ha subito continue molestie dal padrone” racconta un uomo. Mentre il parroco di Vittoria, don Sacco conferma all’Espresso: “Quasi tutti i casi che mi sono capitati di trattare, riguardano vicende che coinvolgono uomini italiani con giovani ragazze romene”.
Inoltre, scrive sempre il settimanale romano:
Anche ragazze minorenni potrebbero essere state violentate nelle campagne vicino Ragusa. È difficile dirlo con certezza, ma sono molti i sospetti di abusi sulle lavoratrici straniere costrette dai proprietari di alcune serre a subire violenze: secondo alcune associazioni di volontari gli aborti nell’ospedale di Vittoria sono in netto aumento.
Le richieste, in media, sono circa una mezza dozzina a settimana solo al Riccardo Guzzardi di Vittoria, a cui vanno aggiunte quelle degli ospedali vicini di Ragusa e Modica. Ecco: la maggior parte delle interruzioni di gravidanza riguardano ragazze romene. Alcune, che hanno superato il terzo mese, dopo il parto abbandonano i figli in ospedale.
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