“Ritengo concluso il mio mandato con l’approvazione, da parte del CdA della Bcc Contea di Modica della lettera di intenti per l’aggregazione con la BCC La Riscossa di Regalbuto mediante cessione dell’intera azienda bancaria. La proposta, l’unica pervenuta, sarà adesso portata all’Assemblea straordinaria dei soci convocata per i prossimi 22 e 23 novembre per l’approvazione. Ho agito nel rispetto delle indicazioni date dall’Organo di Vigilanza al momento della nomina, finalizzate alla tutela dei soci e del personale, e per assicurare al territorio un’azienda bancaria in grado di capire le esigenze finanziarie delle piccole imprese delle zone di competenza”.
Lo scrive, in una lettera al Consiglio di Amministrazione e alla Banca d’Italia, il presidente Giuseppe Vaccaro, il quale si è dimesso dalla carica nel momento in cui risulta pienamente portato a termine il mandato ricevuto consistente nella definizione di tutte le tappe necessarie alla realizzazione del processo di aggregazione e nell’esecuzione di ogni intervento utile al risanamento, al rilancio, all’incremento di produttività e di standard di efficienza dell’istituto. “Obiettivi raggiunti”, aggiunge il Presidente: “come dimostra il fatto che per la prima volta nella vita dell’istituto la relazione finanziaria semestrale è stata chiusa con il segno positivo, grazie ad un utile di 145 mila euro. Conclude Vaccaro: “Lascio una banca che, grazie anche ad una serie di iniziative volute dal Consiglio, è stabile e liquida: di ciò Banca d’Italia è a conoscenza, visto che nei giorni scorsi abbiamo provveduto a trasmettere la relazione semestrale”.

“Il Consiglio resta in carica, per senso di responsabilità nei confronti dei soci e per la gestione dell’iter che dovrà portare all’Assemblea straordinaria del prossimo mese. Con il Consiglio restano in carica tutti gli altri organi statutari che gestiranno la Banca fino all’Assemblea”. Lo dichiara il Vice presidente Vignigni, che aggiunge: “Ringraziamo il Presidente per quanto fatto in questi mesi. Come CdA ci siamo attenuti scrupolosamente a quanto indicato da Banca d’Italia. Portiamo in Assemblea l’unica opzione che avevamo a disposizione, giunta al termine di una lunga trattativa dai margini così ristretti da non permetterci ulteriori spazi di intervento”.
Completato da parte del Cda e del management della “Contea” il percorso scaturito dall’ispezione della Banca d’Italia, la parola passa all’Assemblea dei soci.
I vertici aziendali della Banca incontreranno nei prossimi giorni i giornalisti per una conferenza stampa.