I Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa, dalle prime luci dell’alba, con l’ausilio di unità cinofile, hanno eseguito una serie di perquisizioni a tappeto nei confronti di soggetti pregiudicati o sottoposti a misure restrittive. Nel corso di una di queste, effettuata in una masseria di c.da Castiglione di Ragusa, dove si trovava agli arresti il 57enne G.F., era nascosto, in un sacco messo in una stalla gli attrezzi da lavoro, un fucile calibro 12, perfettamente funzionate, con matricola abrasa e canna mozzata e decine di cartucce di vari calibri.
Questo il comunicato del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa:
Lo stesso G., già nel mese di aprile 2013, era stato tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa, perché accusato di essere uno dei promotori di un’associazione per delinquere finalizzata a compiere una serie di furti di attrezzature e mezzi agricoli di notevole valore e di capi di bestiame, per poi richiedere alle vittime ingenti somme di denaro, al fine di rientrare in possesso dei loro beni, necessari per continuare le attività lavorative.
Proprio per tali vicende il G., dopo un periodo di detenzione, aveva ottenuto la concessione della misura degli arresti domiciliari ma, nonostante tale beneficio, aveva ripreso le sue attività delittuose.
Infatti il sospetto degli investigatori è che l’arma rinvenuta servisse per compiere qualche atto intimidatorio o altri reati anche più gravi e sono in corso ulteriori accertamenti di natura tecnica, per accertare la provenienza dell’arma e se sia stata già utilizzata per compiere reati in passato.
G.F., invece, è stato tratto in arresto per detenzione di arma clandestina e munizioni e, dopo le formalità di rito, associato alla casa circondariale di Ragusa.