Task force dei Carabinieri di Vittoria, dell’Ispettorato del Lavoro e del Nas di Ragusa per combattere il lavoro nero, lo sfruttamento delle donne rumene e le sofisticazioni alimentari.
Ecco cos’è stato fatto, nel resoconto dei Carabinieri:
Nell’ambito dei servizi di controllo predisposti in tutto il territorio ragusano dal Comandante Provinciale, i Carabinieri della Compagnia di Vittoria, unitamente a quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazione di Ragusa, hanno effettuato, nella giornata di ieri, mirati controlli in magazzini e serre, nonché presso aziende zootecniche, situati in tutta la giurisdizione di competenza, e nello specifico nei comuni di Vittoria e Acate.
L’attività messa in campo ha avuto due finalità prioritarie: da un lato, grazie al Nucleo Ispettorato del lavoro, contrastare il fenomeno del lavoro nero e favorire la tutela della dignità nei luoghi dove si presta attività lavorativa, e, grazie all’intervento dei militari del Nas, verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie per la produzione di latte e derivati; dall’altro lato appurare l’esistenza, sui luoghi di lavoro, e in particolare presso serre e campi agricoli, di forme di schiavitù e di sfruttamento sessuale di donne extracomunitarie, specie rumene.
Le verifiche poste in essere hanno permesso di controllare oltre 90 dipendenti, tra uomini e donne, di una grossa cooperativa agricola di contrada Bugalesci, in Vittoria. Appurato il rispetto delle norme in materia di tutela assicurativa e previdenziale, nonché di sicurezza sui luoghi di lavoro, come previsto dal d.lgs nr. 81/2008, l’attenzione dei Carabinieri si è concentrata sui tutte le donne lavoratrici presenti, italiane e straniere, che sono state opportunamente sentite in merito all’eventuale esistenza di situazioni di sfruttamento, anche sessuale, e/o sottoposte a qualsiasi forma di assoggettamento psicologico: tutte le informazioni acquisite sono al vaglio degli inquirenti che proseguiranno i controlli. L’attività ispettiva si è altresì concentrata sui luoghi di utilizzo comune dei lavoratori, come gli spogliatoi e i servizi igienici collegati, al fine di riscontrare eventuali condizioni di degrado.
Nel contempo, in territorio di Acate, i Carabinieri della locale Stazione e quelli di Scoglitti, con l’ausilio del personale del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Ragusa, nonché dei veterinari dell’Asp della città iblea, hanno controllato un allevamento di ovini-caprini, costituito da oltre 1000 capi, situato in Contrada Dirillo-Mogli: è stata accertata la transumanza non autorizzata da altra provincia, con una sanzione amministrativa di euro 430, ed è stato sequestrato l’intero ovile con tutti i capi, al fine di verificare la regolare detenzione di autorizzazione sanitaria e di quella relativa alla produzione di latte, per scongiurare una commercializzazione illegale tra i consumatori.
L’attività ispettiva dell’Arma dei Carabinieri proseguirà in tutto il territorio ragusano anche nei prossimi giorni, al fine di contrastare efficacemente i citati fenomeni che comportano, com’è noto, conseguenze negative al tessuto socio-economico della nostra provincia, creando anche allarme sociale.