Il bilancio di Modica è in equilibrio? Il consiglio dice “nì”

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Con molte, moltissime perplessità, il Consiglio comunale ieri sera ha ripreso l’esame della delibera per la salvaguardia degli equilibri di bilancio: dopo ben tre rinvii la settimana scorsa e, in mezzo, un maxiemendamento presentato dall’Amministrazione per superare le criticità individuate nell’atto dal Collegio dei Revisori dei Conti, ieri il fascicolo è tornato sugli scranni degli consiglieri finalmente completo dal punto di vista tecnico. Alla fine la delibera è stata approvata a maggioranza, ma solo dopo quattro ore di dibattito serrato e altre sospensioni.

Proprio il parere del Collegio dei Revisori ha suscitato perplessità nei consiglieri, non solo in quelli di opposizione ma anche in quelli di maggioranza: si è trattato infatti di un parere favorevole, ma solo a condizione di realizzare ulteriori verifiche degli equilibri di bilancio, tassativamente entro il 20 ottobre, il 20 novembre, il 20 dicembre.
“Ma – ha chiesto dai banchi della maggioranza il capogruppo Andrea Caruso – come facciamo noi a prenderci la responsabilità di dare un voto positivo, senza sapere se le condizioni a cui è vincolato il parere favorevole si verificheranno e saranno rispettate?”. “La stessa identica cosa – ha ricordato invece dall’opposizione il consigliere Vito D’Antona – è accaduta con il bilancio di previsione 2013, quando poi la verifica di quelle condizioni non fu fatta come era stato richiesto dal Collegio”. “Per me – ha ribadito il capogruppo del Pd Carmelo Cerruto – la riserva è talmente forte che è come se il parere fosse negativo. Sarebbe ora di approfondire e chiarire definitivamente il concetto di parere favorevole condizionato”.
La condizione posta dal Collegio è in effetti sostanziale e motivata, più che altro, dalla necessità di verificare con cadenza precisa soprattutto lo stato di avanzamento degli accertamenti e quindi delle previsioni di entrata: “Anche se ci consente di stare più sereni il fatto che ci sia un fondo di svalutazione crediti pari a 1,2 milioni di euro – ha spiegato il presidente del Collegio Anna Maria Aiello – abbiamo sottolineato per iscritto e ci sentiamo in dovere di dire che l’Amministrazione deve accelerare i tempi della riscossione, perché questo è un elemento determinante proprio per la salvaguardia degli equilibri”.
“Allora – ha proposto invece dalla maggioranza il capogruppo Piero Covato, evidentemente più fiducioso – chiedo sin d’ora al presidente del Consiglio di convocare tre sedute di lavori d’aula, in coincidenza con le date del 20 ottobre, 20 novembre e 20 dicembre, proprio affinché il Consiglio comunale sia messo nelle condizioni di verificare il rispetto delle condizioni”. “Ma se dovessero emergere problemi – ha rassicurato il sindaco Ignazio Abbate – saremmo noi i primi a venire in Consiglio con una nuova delibera. Il paradosso è che ci troviamo a discutere di cose che in altri Comuni, dove non sono nemmeno riusciti ad approvare i bilanci, nemmeno si sognano”.

Non sono mancate da parte dell’opposizione le critiche anche nel merito dell’impostazione della salvaguardia del bilancio, dovuto soprattutto alla “grave incapacità di riscossione effettiva dei ruoli” che, pur a fronte di un equilibrio sulla carta, determina uno squilibrio reale tra entrate e uscite.
“Invece da quest’atto – ha replicato il sindaco Ignazio Abbate – emergono le scelte dell’amministrazione che sta governando bene la città rispetto ai servizi che i cittadini chiedono e che vengano dati”.

Alla fine la delibera è stata approvata a maggioranza con 16 voti favorevoli, con 11 contrari e un astenuto.