“Passata l’emergenza terrificante del Piano di riequilibrio e del Bilancio, adesso dobbiamo occuparci di gestire in modo virtuoso la contabilità del Comune: l’idea è quella di applicare all’Ente pubblico le regole di una buona azienda, cominciando col mettere ordine nei flussi di cassa”.
Così l’assessore Gianpaolo Schillaci commenta l’esito della riunione operativa che si è svolta ieri al Comune tra gli assessorati al Bilancio e all’Ecologia, “per fare innanzitutto il punto sui pagamenti in corso ai fornitori e per pianificare i successivi in base ai flussi finanziari in entrata. Secondo la conferma appena pervenuta”, ha annunciato Schillaci: “per il pagamento delle fatture del 2013 si potrà attingere da quanto disposto dal d.l. 66, mentre proseguono i pagamenti dei debiti del 2012 grazie al ricorso al d.l. 35”.
Si stratta, in sostanza, delle misure del Governo per consentire alla Cassa Depositi e Prestiti di anticipare liquidità ai Comuni per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione: “Con il ricorso ai due decreti, 35 e 66, il quadro dei pagamenti ai fornitori di beni e servizi si rischiara definitivamente e la programmazione finanziaria in corso consentirà di rientrare progressivamente nell’ordinarietà”.
Tra le situazioni da “rischiarare” quella che presenta maggiormente carattere di emergenza è certamente quella del pagamento alla ditta Ecoseib che gestisce la raccolta dei rifiuti e che, a sua volta, dovrebbe pagare i propri dipendenti: “All’impresa aggiudicataria del servizio di raccolta” commenta ancora Schillaci “ricordiamo l’obbligo contrattuale di pagare i propri dipendenti senza indugi, specie in quanto nella giornata di lunedì saremo in grado di quantificare l’entità del prossimo versamento, che con ogni probabilità sarà pari ad una mensilità. Si chiede all’impresa di voler pertanto fare la sua parte nello scongiurare uno sciopero dannoso per tutti. Ai lavoratori chiediamo di non interrompere il loro lavoro prezioso per mantenere pulita e decorosa una Città che dimostra, con l’approvazione di 3 bilanci e un piano di riequilibrio in soli 8 mesi, di meritare piena fiducia”.
Il tentativo dell’Amministrazione di ritornare alla normalità, tuttavia, non tiene conto del tentativo delle sue attuali opposizioni di disarcionare Susino e accelerare – e di parecchio – i tempi per il ritorno alle elezioni: se non dovesse riuscirci la Commissione nominata dalla Prefettura e incaricata di stabilire entro la fine di questo mese (ma potrebbe chiedere altri tre mesi di tempo) di esaminare gli atti per valutare le condizioni per lo scioglimento del Consiglio a causa del rischio di infiltrazioni mafiose, potrebbero riusciti proprio i consiglieri comunali.
Non è stata infatti convocata una nuova seduta del Consiglio comunale dopo quella – a suo modo “definitiva” – dello scorso 30 settembre, ma adesso in Aula ci sarà da affrontare una bella salita: il tentativo di sostituire ben quattro consiglieri dimissionari, ovvero Vincenzo Bramanti e Mario Marino, eletti nella lista dell’Udc, Maurizio Miceli eletto nella lista Liberi e Concreti, ed Enzo Giannone, eletto nella lista del Pd, tenendo conto del fatto che tutti i successivi non eletti potrebbero rinunciare all’ingresso in Consiglio.
[Fonte: La Sicilia]