Ieri sera il Consiglio comunale di Scicli, entro i termini previsti, ha approvato il bilancio di previsione 2014: un adempimento che andava fatto non oltre la scadenza del 30 settembre, anche per essere consequenziali rispetto all’approvazione del Piano di riequilibrio agli occhi della Sottocommissione del Ministero e della Corte dei Conti.
Ma è proprio con l’approvazione del Bilancio che si chiude la relativa “tregua” politica al Comune di Scicli.
Un istante dopo l’approvazione dell’atto, infatti, i consiglieri Vincenzo Bramanti (ex, ormai, presidente del Consiglio), Maurizio Miceli e Mario Marino hanno mantenuto la promessa e formalizzato le loro dimissioni: una scelta che potrebbe rendere molto difficile, da ora in avanti, la prosecuzione dell’attività amministrativa, dato che non è affatto scontato che sarà possibile riuscire a surrogarli e a farlo in tempi celeri. “Rivendicando la mia breve storia politica – ha dichiarato Vincenzo Bramanti – fatta anzitutto di onestà, dignità, impegno, rigore morale; da cittadino responsabile, per nulla legato alla poltrona, qualche ora fa, insieme a Mario Marino e Maurizio Miceli abbiamo dato l’esempio, rassegnando le dimissioni dal ruolo di presidente e di consiglieri comunali. Ciò al fine di preservare e tutelare l’immagine stessa delle Istituzioni e della Città, che rischia di essere inevitabilmente compromessa. Una scelta difficile, pensata, maturata e metabolizzata dettata dalla consapevolezza che Scicli merita certamente di più. Un gesto estremo di generosità e responsabilità verso la nostra Comunità che non merita tutto quello che sta accadendo già sui giornali. Il bene di Scicli prima di tutto”.
E stamattina sono arrivate anche le dimissioni del consigliere comunale del Pd Enzo Giannone: “Ritenevo e ritengo – ha detto – che questa stagione politica dovesse aver termine con la conclusione del percorso amministrativo di approvazione degli atti finanziari necessari per la vita dell’Ente, percorso che appunto si è concluso proprio ieri sera con l’approvazione del bilancio di previsione 2014. Sono certo che Scicli uscirà presto da questa difficile fase politico-amministrativa, anche attraverso un momento di chiarezza e trasparenza che si basi soltanto ed esclusivamente su una nitida e lucida analisi dei fatti, non su teoremi o addirittura pregiudizi, come quelli apparsi fino a ieri su certa stampa nazionale”.
E anche i consiglieri comunali del Partito Democratico, mantenendo l’impegno preso con un documento unitario della segreteria, mettono la parola fine alla propria collaborazione con il sindaco Susino: “Il voto finale sul bilancio – ha dichiarato il consigliere Marco Causarano – ha terminato la fase di responsabilità istituzionale osservata per scongiurare quella che, allo stato degli atti, si configurava come l’unica alternativa al dissesto. Adesso si dovrà necessariamente aprire una nuova fase politica. Sono stanco ma fiducioso di aver servito il mio paese”.
Intanto, proprio ieri, la commissione prefettizia incaricata di valutare gli estremi per lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, ha convocato in audizione non solo i 20 consiglieri comunali attualmente in carica ma anche i 3 che si sono dimessi nelle ultime settimane: ogni colloquio è durato oltre un’ora e mezza e pare che si sia concentrato in modo particolare sulla campagna elettorale 2012 e in particolar modo sulla questione dell’affissione dei manifesti, attività che potrebbe essere strettamente connessa all’indagine dell’antimafia sulla gestione della raccolta dei rifiuti.