Triplete kenyota al Peppe Greco, vince Ngetich, poi Ndiwa e Mayio

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Nozze d’argento per il Peppe Greco giunto quest’anno alla XXV edizione. Vince il kenyano Ngetich ma in generale è stato un monologo africano, come era facilmente prevedibile. Non e’ stata un’edizione “velocissima” ma non certo meno spettacolare delle precedenti.Primo giro sopra i tre minuti con il gruppetto degli africani che fa già il vuoto, degli italiani il solo Buttazzo sembra resistere al ritmo degli atleti di colore.

William Kibor al secondo giro con 2:55 conduce l’andatura dei fuggitivi. Terzo giro con il quartetto di keniani a fare il vuoto senza però premere troppo sull’acceleratore, visto che il giro si chiude in 2:56. Siamo molto lontani dal record di Gebreselasie. Ndiwa, Ngetich e Maiyo conducono la gara mentre Kibor paga lo scatto, tra gli italiani Razine e Buttazzo resistono nelle prime posizioni al quarto giro. Si gira a 2:54 quindi sempre sugli stessi ritmi iniziali. Nel quinto giro ( 2:53) il terzetto diventa una coppia dopo che si è staccato Mayio. Stesso copione nel sesto e nel settimo giro, sarà un duello made in Kenya tra Silas Ngetich e Robert Ndiwa. Per il terzo posto gara a due Limo-Mayio. Il ritmo non è indiavolato e addirittura si va sui 3 minuti con i due  di testa che si preoccupano più a marcarsi che al record, ormai troppo lontano. Ottavo giro che vede l’allungo di Silas Ngetich su Ndiwa.

Entrambi passano sul traguardo distanziati di una decina di metri. Il vantaggio di Ngetich aumenta vistosamente nel nono giro, il Peppe Greco ha trovato un nuovo padrone. L’ultimo giro è in pratica una passerella per Silas Ngetich che taglia il traguardo con un discreto vantaggio sui connazionali  Ndiwa e Mayio . Gianmarco Buttazzo è il primo degli italiani, dietro di lui Marouane Razine e Yuri Floriani. Stremato ma soddisfatto lo storico patron della manifestazione, Gianni Voi, con la sua immancabile polo rossa: “Quest’anno abbiamo rischiato seriamente di non disputare il Peppe Greco. Abbiamo dovuto ingegnarci organizzando una sagra del pesce a Donnalucata per rimediare i fondi. E’ stata comunque una bella edizione che ha visto la via, come sempre, alcuni dei più forti interpreti mondiali della specialità. Da domani comincerò a lavorare per la prossima edizione anche se non escludo che, in mancanza di fondi, quella di oggi possa essere stata l’ultima edizione del Peppe Greco“.