Lo raggiungo di nuovo lassù, sulla Giacanta. Lui è lì per il quarto mese di fila, ma stavolta lo trovo affaccendato tra una miriade di valigie e borsoni. Nonostante ciò – la cosiddetta “pacienzia ‘ro Signuri” si conferma tale – non rifiuta l’invito di concedersi per un’altra chiacchierata. Ci sediamo sulla collina, con le gambe a penzoloni su Modica.
Quindi è vero?
Sì, come può vedere lei stesso è tutto vero. Le confermo ciò che è apparso sulla stampa: me ne vado!
Signor Cristo, perchè proprio adesso?
Mi attendono impegni istituzionali: a Roma da Francesco (Papa Francesco, ndr.) e poi il Natale da preparare. Li ho rimandati di qualche settimana, ho voluto attendere la riapertura del ponte Guerrieri. Non volevo lasciare la città in un momento così delicato.
Già, il ponte Guerrieri. Questi mesi sono stati segnati dalla sua chiusura e dal conseguente caos…
Non me ne parli! Tutti quelli lì, rinchiusi in macchina e in coda, ad inveire contro di me. Ma che colpa ne avevo?
Povero Cristo! Lei come avrebbe gestito il tutto?
Non potevo fare miracoli! Non mi prenda alla lettera: posso farli, ma stavolta era impossibile. Il sindaco ha insistito più volte per offrirmi una consulenza retribuita sulla viabilità, ma non ho potuto accettare. Altrimenti chi la sentiva Ivana Castello…
Situazione infuocata. Però, per fortuna e col meteo che è stato clemente, l’impresa ha concluso i lavori con diverse settimane di anticipo!
…e secondo lei grazie a chi?
Signor Cristo, non avevo dubbi in merito! Come si è rivelata questa estate a Modica?
Assolutamente positiva! Porterò con me il bel ricordo di tante cose: i giri notturni in macchina con Ignazio Abbate e le sgommate sotto casa di Vito D’Antona per tenerlo sveglio, le cene con Tato Cavallino e le lunghe discussioni sui nuovi partiti politici, le partite a canasta col consigliere Grassiccia, il torello in piazza Matteotti con Mommo Carpentieri, Gianluca Filicetti e Aristide.
Per non parlare di quando quella volta, col sito internet del Teatro Garibaldi…
Cristo, Cristo si fermi! Non è il caso di raccontare proprio tutto… Da cosa è stato deluso invece?
Non c’è stata una, e dico una, sfilata storica del dottor Vanella. Ma è modo?
Ecco, lo segnaleremo al Sindaco. Quale messaggio vuole lanciare ai cittadini di Modica prima di congedarsi?
Carissimi, grazie per la calorosa ospitalità… però, vi prego, promettetemi che imparerete a camminare in macchina su due corsie di marcia!
Che Dio ce la mandi buona!
Sarà fatto 😉