Il problema dell’immigrazione continua ad essere al centro del dibattito socio-politico.
Mentre a Pozzallo ha fatto visita una delegazione parlamentare del Regno di Danimarca, nell’ambito di un programma finalizzato ad una possibile collaborazione sul fronte della gestione del fenomeno immigrazione, a qualche centinaia di km più a Nord – a Roma – si discute della soluzione che il Ministero dell’Interno ha ideato per far fronte all’accoglienza dei tanti immigrati che sbarcano sulle coste del nostro Paese.
L’ipotesi, secondo il quotidiano Il Messaggero, è di offrire 30 euro al giorno ai cittadini italiani che apriranno le porte della loro casa per ospitare un bimbo immigrato.
La proposta è già stata fatta al sindaco di Roma, Ignazio Marino, da Domenico Manzione, sottosegretario all’Interno: l’obiettivo principale è di garantire la serenità dell’infanzia ad un bimbo immigrato, in modo tale che non si creino più ghetti vissuti male.
I cittadini romani che aderiranno al progetto si occuperanno delle esigenze di uno dei tremila ragazzi ospiti negli ultimi due anni del Campidoglio, percependo un quantitativo monetario dei fondi destinati destinati ai rifiugiati: l’equivalente è di 900 euro mensili. Sempre secondo il giornale romano, Marino ha accolto favorevolmente la proposta: “Sono interessato ad approfondire questo argomento” ha dichiarato il Sindaco “e a ragionare in concreto su come si potrebbe applicare questa sperimentazione e su come la città potrebbe accogliere il nuovo modello”.
Come dar torto al sindaco capitolino? Ma a noi pare che una proposta del genere potrebbe, forse dovrebbe, anche essere fatta (anche) ai cittadini del Sud Est siciliano.
Se non altro perché la prima, e accogliente, frontiera del Mediterraneo, per le migliaia di disperati in cerca di buona sorte, sta proprio a queste latitudini: nella zona costiera che va da Pozzallo (città che come poche, in Italia, andrebbe elogiata e sostenuta nel suo lodevole sforzo di accoglienza ai migranti) a Sampieri. Tra le proposte di sgravi fiscali, minacce di serrate dei commercianti, polemiche sul CPA, promesse di fondi... il piano del Viminale potrebbe addirittura risolvere qualche emergenza.
E allora l’idea la giriamo a voi. Con questo sondaggio:
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