I militari della stazione carabinieri di Monterosso Almo, hanno denunciato due imprenditori agricoli per pascolo abusivo. Ecco com’è andata, nella ricostruzione che hanno fatto dell’operazione:
I due sono il trentenne G.M., vizzinese con azienda a Licodia Eubea, e il sessantenne F.B., catanese con azienda in Monterosso, entrambi già ben noti alle forze dell’ordine, il primo addirittura arrestato pochi anni or sono per truffa ai danni dell’Unione Europea nel ramo agricoltura, il secondo ripetutamente denunciato nonché destinatario di diversi sequestri di bovini.
Il problema del pascolo abusivo ma soprattutto dei conseguenti danni alle foreste demaniali e alle colture è da sempre stato fortemente avvertito a Monterosso Almo e già in passato i carabinieri della locale stazione, collaborati fattivamente dall’amministrazione comunale, avevano sequestrato bovini e denunciato allevatori. Purtroppo, al di là dei rilevanti danni economici alle colture, il pericolo più grave è costituito dai bovini sulla sede stradale che già diversi sinistri stradali hanno causato. Peraltro talvolta gli animali sono totalmente in-identificabili poiché nati e cresciuti allo stato semi-brado e quindi mai registrati e privi di marchi auricolari.
L’allarmismo e l’ansia dei residenti erano purtroppo anche volgarmente degenerate in una mattanza di bovini l’anno scorso a Giarratana quando un criminale rimasto purtroppo ignoto aveva abbattuto due mucche e un cavallo con un fucile da caccia a pallettoni.
I CC di Monterosso, già con l’inizio della bella stazione avevano iniziato a intervenire in diverse zone del comune ibleo sia d’iniziativa che su segnalazione di passanti e/o di proprietari di fondi agricoli. Le zone maggiormente colpite sono state le contrade Canalazzi, Montagna, Fasano e Pantano nelle quali sono stati individuate al momento sei vittime, quattro coltivatori monterossani, il demanio forestale regionale e il comune di Monterosso Almo.
Pur nelle difficoltà ambientali dovute alla diffidenza dei bovini che è capitato anche sia sfociata in cariche contro i militari come in una corrida, nonché al fatto che spesso è difficile raggiungerli in mezzo al bosco, i carabinieri monterossani sono sempre riusciti a immortalare i marchi auricolari utilizzando fotocamere con teleobiettivi.
Individuato quindi il proprietario del terreno e constatato il danno, i militari hanno denunciato i proprietari dei bovini, ovvero i due allevatori indagati.
Gli interventi, talvolta condotti unitamente al NAS carabinieri di Ragusa, altre volte con i professionisti del servizio veterinario dell’ASP 7 ibleo, hanno altresì permesso di contestare ai due indagati violazioni amministrative per migliaia di euro sia per l’abbandono di animali sulla sede stradale che per irregolarità riscontrate sui registri di stalla.
L’attività ovviamente non è finita. Atteso che nessuno dei due appare essersi deciso a cambiar condotta, i militari dell’Arma monterossana stanno continuando a intervenire in giro per le contrade e a riferire i comportamenti illegali all’autorità giudiziaria.
La cittadinanza danneggiata dal fenomeno sembra quest’anno aver cambiato decisamente rotta. Anziché strapparsi i capelli e piangere al bar senza farsi vedere in caserma, hanno iniziato a denunciare, fiduciosi che prima o poi la problematica sarà sotterrata sotto la parola “FINE”. I carabinieri di Monterosso sono davvero grati alle vittime che hanno trovato la determinazione per denunciare e si aspettano di ricevere altre denunce di persone che hanno visto i propri raccolti e la frutta dei propri alberi divorati dalle mucche, come fossero cavallette. I militari credono fermamente che l’azione continua e ferma contro gli abusivi li porterà infine, colpiti alla tasca da verbali, denunce e sequestri penali di animali, a desistere da tale condotta che molto ha danneggiato e continua a danneggiare l’agricoltura monterossana.