Lo sfascio politico di Scicli: il PD dà otto gioni a Susino

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Mentre il Consiglio comunale si sfascia, il Pd si ricompone. La situazione politica sciclitana è in cerca di un assestamento che tuttavia sembra difficile da immaginare prima che si chiariscano due grandi questioni: da un lato quella legata al lavoro della Commissione prefettizia incaricata di esaminare se ci sono le condizioni per lo scioglimento del Consiglio per infiltrazioni mafiose, dall’altra quella legata alla situazione finanziaria e al possibile dissesto.
E mentre l’opposizione (ex maggioranza del sindaco Susino) tenta di tagliare la testa al toro, attraverso le dimissioni di ben tre componentiil presidente Vincenzo Bramanti, Mario Marino e Maurizio Miceli – la cui surroga sembra tutt’altro che scontata, il Pd si ricompone invece sulle posizioni della responsabilità, con un documento unitario di tutti i componenti del coordinamento, che tenta di “mettere una pezza” sulle grandi distanze che erano estate evidenti tra la segreteria e i consiglieri comunali, in sede di approvazione del Piano di riequilibrio. “L’atteggiamento di responsabilità istituzionale per garantire che il Comune di Scicli compisse gli atti imprescindibili volti a scongiurare il dissesto finanziario dell’ente assunto dai consiglieri del Partito Democratico in questi mesi – si legge nel documento – è stato doveroso e privo di reali margini di scelta. Come già fatto per l’esitazione degli atti ad esso propedeutici, senza demagogia, il gruppo consiliare del Pd deve mantenere tale atteggiamento di responsabilità istituzionale anche nell’approvazione del bilancio 2014 e di tutti quegli ulteriori atti applicativi del piano di riequilibrio, poiché ormai è chiaro a tutti che questa è l’unica alternativa per provare ad evitare il fallimento del Comune di Scicli”. Si ricorderà che i consiglieri comunali Causarano e Aquilino erano stati costretti invece a uscire dall’aula per non partecipare all’approvazione del Piano, andando contro la linea del segretario Armando Cannata.
Una linea che più volte lo ha portato a chiedere le dimissioni di Susino e che ancora pesantemente si manifesta nel documento in questione, che così conclude: “Dopo l’esito del bilancio 2014, riteniamo che non si possano chiedere ulteriori assunzioni di responsabilità dei consiglieri del Partito Democratico per puntellare i danni che altri amministratori ed altre coalizioni politiche hanno prodotto in questi anni, per chiarezza nei confronti dei cittadini e per rispetto ad un programma di governo autonomo che il Pd non può esimersi dal proporre. In questo senso, al fine di raggiungere gli obiettivi comuni che ci siamo prefissati e nel rispetto dei ruoli politici da ciascuno svolti, proprio al segretario politico del nostro partito chiediamo di rilanciare immediatamente l’azione del Partito Democratico di Scicli promuovendo una Segreteria Unitaria, capace di ricomporre le distinzioni manifestatesi durante il congresso. Consapevoli che spetta al Pd di Scicli capitalizzare il consenso che tanti liberi cittadini gli hanno dato anche alle ultime elezioni europee, quest’area si è riunita con l’obiettivo di contribuire alla realizzazione di un progetto politico nuovo a guida Pd aperto a cittadini, associazioni ed a quanti vorranno aderirvi”.