Questa è una bella storia, che si sta ancora scrivendo. E la si deve raccontare in tempo reale.
È la storia di Francesco Failla è un ragazzo dai modi gentili ed educati, che grazie all’impegno suo, della famiglia e della società Rugby Audax Clan Ragusa che lo ha formato sta vivendo il sogno che in tantissimi sperano di vivere fin da quando sono bambini: vestire la maglia azzurra.
Dopo essere stato convocato, questa estate, nella nazionale Under 20 con cui ha disputato una tournée in Sud Africa – dove si è ulteriormente messo in evidenza giocando da titolare tutte e 4 le gare e realizzando 22 punti – ora si trova a Parma dove si sta preparando insieme alla squadra dell’Accademia Nazionale FIR “Ivan Francescato” con cui partecipa al Campionato Nazionale di Serie A1
“Continuiamo a raccogliere i frutti del duro lavoro che in questi anni abbiamo dedicato alla cura del settore giovanile”, dice la società ragusana. “Per una società giovane come la nostra portare un ragazzo a questi livelli significa vincere”.
Il percorso da rugbysta di Ciccio Failla inizia a scuola con la Vann’Anto’. Sotto gli occhi della professoressa Giovanna Giummarra e del tecnico Giovanni Biazzo.
Poi nel 2009 nasce l’Audax e qui insieme ai suoi compagni del ’96 fa tutta la trafila: Under 14, Under 16 e Under 20.
Negli anni, a dare un forte contributo alla sua crescita e a quella dei suoi compagni sono stati gli insegnamenti di Pinuccio Migliorisi prima e di Emanuele Minardi e Turi Leggio dopo.
Lo scorso anno anche grazie alla creazione delle Accademie Zonali de parte della Federazione, Francesco insieme ad altri due suoi compagni di squadra, Samuele Sapuppo ed Antonio Santocono, è entrato a far parte dell’Accademia di Catania trasferendosi a vivere nella città etna.
La società, che prima di ogni cosa mette avanti il bene e il futuro dei propri ragazzi, a seguito della richiesta di prestito da parte del CUS Catania che disputava il campionato Nazionale Under 20 d’Elite, ha acconsentito al trasferimento dei tre Atleti presso la società Cusina. La stagione dei nostri ragazzi è stata esaltante, tutti e tre hanno conquistato il posto in squadra sia in accademia che nel CUS Catania, fino a giocarsi il titolo Italiano nella finale scudetto poi persa dopo 80 minuti di rugby ad altissimo livello contro le Fiamme Oro.
“La nostra speranza”, commentano da Ragusa: “è che la storia di Francesco possa arricchirsi ogni giorno di più di vittorie e di traguardi raggiunti, che possa diventare d’esempio e stimolo per tutti i ragazzi, oltre 400, che oggi a Ragusa praticano questo bellissimo sport”.