Fino al 31 ottobre il CPSA di Pozzallo rimarrà aperto e continuerà ad accogliere i disperati del mare che arrivano con cadenza quasi giornaliera.
Questa è la decisione presa al termine del vertice in Prefettura tra il Prefetto Mario Morcone – Capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, il prefetto di Ragusa Annunziato Vardè e il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna.
Naturalmente la qualità dei servizi offerti non potrà essere uguale a prima visto che è passato il taglio imposto dal Governo ai contributi giornalieri per singolo ospite. Dai 65 euro di prima si è passati ai 35.
Cosa cambierà dopo questa riduzione di quasi il 50%, lo spiega il primo cittadino pozzallese, Luigi Ammatuna: “Siamo obbligati ad applicare una drastica riduzione dei servizi. Vi faccio un esempio. Se prima, con 150 migranti ospiti, impegnavamo 8 operatori, adesso ne utilizzeremo 5. Se il medico era presente 8 ore al giorno, adesso ci sarà per sole 5. Stesso discorso per il personale infermieristico che prima era presente h24.
I tagli verranno applicati anche nel vestiario e nella merce fornita agli immigrati, come sigarette e schede telefoniche. Tagli drastici anche alla pulizia dei locali. Sono misure necessarie, dettate dalla riduzione del budget. Vediamo come andrà nei prossimi due mesi”.
In realtà per il Prefetto Annunziato Vardè non esiste neanche un caso chiusura riguardo la struttura pozzallese: “Il CPSA di Pozzallo non è stato mai chiuso, la Prefettura ha solo sospeso per qualche giorno la sua operatività che adesso è ripresa con la firma della nuova convenzione”.