Il paradosso delle elezioni a Rosolini: si rivota per le regionali del 2012

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Immagine di repertorio

La decisione è di luglio, il ri-voto è per il 5 ottobre 2014.
Si tornerà alle urne, per le elezioni suppletive regionali in due paesi della provincia di Siracusa: nove sezioni elettorali di Pachino e Rosolini replicheranno infatti le elezioni regionali del 2012 vinte da Rosario Crocetta, a causa di un ricorso e dell’impossibilità di verificare i voti. I candidati saranno gli stessi di allora, così come le liste. Ma questo non è l’unico problema.

TUTTO NASCE DAL RICORSO DI GENNUSO
Giuseppe Gennuso, che attualmente fa parte di Forza Italia, alle regionali non riuscì a essere eletto e fece ricorso perché gli era sfuggito il seggio al consiglio regionale per una manciata di voti. Il politico aveva chiesto il riconteggio delle schede ma queste sono ormai andate perse a seguito dell’allagamento di una stanza del tribunale di Siracusa. Da qui è stata innescata una lunga azione giudiziaria che ha portato alla fine alla ripetizione delle consultazioni sancita dai giudici. Come racconta Repubblica, il Tribunale ha deciso che in due paesi in provincia di Siracusa, in particolare in nove sezioni dei comuni di Pachino e Rosolini, si dovranno ripetere le elezioni regionali replicando esattamente quelle del 2012. Peccato però che nel frattempo molti partiti si siano estinti attraverso cambi di nome e loghi e altri si siano uniti e divisi tra loro.

ECCO LE SURREALI QUESTIONI APERTE
Sulle schede appariranno dunque simboli di partiti che non esistono più: dal Popolo della libertà di Berlusconi a Futuro e libertà di Fini; senza parlare dei candidati che ormai hanno cambiato casacca spostandosi da un partito all’altro o da una coalizione all’altra.
Non solo, l’altra questione aperta riguarda il corpo elettorale, cioè gli aventi diritto al voto. Alcune persone nel frattempo sono morte, altre sono diventate maggiorenni. Parteciperanno (di nuovo) 104 candidati e le schede saranno le stesse del 2012.
Così sotto il simbolo del PdL di Berlusconi – che nel frattempo si è sciolto – ci sarà ancora l’allora capolista, Vincenzo Vinciullo, che è passato nel frattempo al Nuovo Centro Destra di Alfano (“Sto facendo stampare i fac-simile con un obbligato riferimento al partito di Berlusconi. Ma io oggi sto da un’altra parte”, ha detto).
Come lui, quasi tutti i capilista del 2012 hanno cambiato schieramento: il deputato regionale dell’ARS Pippo Gianni, per esempio, è ora un sostenitore di Crocetta ma sarà candidato per un partito schierato nel 2012 con il candidato presidente Nello Musumeci.

LA RICOSTRUZIONE DE LA REPUBBLICA

Il tutto potrebbe ancora essere rubricato a mero folklore se martedì lo stesso Crocetta non fosse entrato a gamba tesa nella competizione elettorale, nominando nel ruolo di assessore regionale all’Ambiente il giovane consigliere comunale Piergiorgio Gerratana (cosa che ha mandato su tutte le furie il deputato regionale Pd Bruno Marziano, rosoliniano, che ha preannunciato “una denuncia alla Procura per chiedere di verificare se la nomina di Gerratana” ad assessore regionale da parte del governatore Rosario Crocetta, ndr). Indovinate di dov’è Gerratana? Proprio di Rosolini, uno dei due paesi coinvolti dalle elezioni. Il prescelto, grazie anche al nuovo pesante incarico, avrebbe la capacità di ribaltare l’esito del voto del 2012, facendo eleggere un renziano a scapito di un deputato dell’area cuperliana, che in Sicilia fa la guerra a Crocetta.