E se Montalbano si trasferisse in Puglia? Il rischio c’è ed è sempre più concreto: la casa del Commissario più famoso, d’Italia e d’Europa, da Marinella potrebbe traslocare a Otranto.
LA DENUNCIA DI CARLO DEGLI ESPOSTI
Il braccio di ferro del produttore della serie Carlo degli Esposti con la regione Sicilia potrebbe portare allo spostamento del set.
Se ne parlava già la settimana scorsa, ma oggi ne dà notizia anche Repubblica.it, che riprende le dichiarazioni del produttore:
“Non mi hanno dato un euro per la produzione di Montalbano…. La Puglia mi fa ponti d’oro. Certo che mi dispiacerebbe lasciare la Sicilia, ma non si può continuare così. Il sindaco di Noto insieme a Fabio Granata, grande amico di Camilleri, mi chiede di non andare, pensano di fare anche un museo della fiction di Montalbano, ma in questi anni nessuno ha collaborato. Il successo inglese di Montalbano ha portato RyanAir a comprare tutti gli slot di Comiso per portare i turisti a Ragusa. La serie ha portato la bellezza della Sicilia nel mondo, possibile che la Regione non abbia mai contribuito in tutti questi anni?“.
E CAMILLERI RINCARA
Parole che trovano d’accordo niente meno che il padre del commissario di Vigata, lo scrittore Andrea Camilleri: “Sono completamente d’accordo con quanto ha dichiarato Carlo degli Esposti”, dichiara Camilleri ai microfoni di Restate scomodi di Radio 1. “La Regione siciliana e i suoi governi in questi anni non hanno fatto niente per aiutare o coadiuvare la produzione del Commissario Montalbano. Malgrado l’indotto creato per il turismo dalle riprese cinematografiche, soprattutto nella parte sud orientale dell’Isola”. E ancora: “Quello che è giusto è giusto. È corretto che il produttore lanci un appello indicando un’altra regione del nostro meridione che si è detta disponibile a ospitare le riprese. Sia chiaro io non ho alcun interesse con la produzione. Naturalmente mi dispiace solo per la Sicilia, nel senso del suo governo, che potrebbe perdere un appuntamento importante”.
Di fronte a tali preoccupanti prospettive, lunedì 15 si è riunita la Film Commission , presieduta dal commissario straordinario della provincia di Ragusa Carmela Floreno. Ne è venuta fuori la proposta, avanzata dall’assessore alla Cultura di Ragusa, Stefania Campo, di destinare parte della tassa di soggiorno alla realizzazione della fiction, pur di non fare scappare Montalbano.
IL COMUNICATO DELLA PROVINCIA DI RAGUSA
Il commissario straordinario della provincia di Ragusa Carmela Floreno ha presieduto l’assemblea dei soci della Film Commission Ragusa per discutere delle iniziative e delle interlocuzioni da mettere in campo pro la fiction del commissario Montalbano.
Presenti i sindaci di Santa Croce e Scicli Franca Iurato e Franco Susino; gli assessori Stefania Campo del comune di Ragusa, Sandra Sanfilippo del comune di Comiso; Alessandro Cascone del comune di Chiaramonte Gulfi e l’esperto del comune di Vittoria, Angelo Fraschilla; nonché il presidente e il direttore della Film Commission Gianni Molè e Pasquale Spadola.
Il tema all’ordine del giorno, l’unico della riunione: il “rischio” che una casa museo dedicata a Montalbano possa nascere a Noto e, soprattutto, si è discusso sull’opportunità di trattenere la produzione della fiction in provincia di Ragusa, nonostante i rischi di un “trasloco” in Puglia.
Il commissario Floreno ha esortato gli amministratori locali a mettere in campo azioni incisive per bloccare il trasferimento della produzione della fiction che ha dato tanto in termini di presenze turistiche e di visibilità al territorio ibleo.
È stato deciso dopo approfondito e articolato dibattito di avviare un’interlocuzione con la Regione Siciliana affinché si possa avere un confronto franco con il produttore Piero degli Esposti (in realtà si chiama Carlo, ndr), ma partendo da basi solide e convincenti, e preliminarmente tutti i sindaci della provincia di Ragusa si riuniranno per definire una proposta unitaria da sottoporre alla casa produttrice, non trascurando l’ipotesi proposta dall’assessore Stefania Campo del comune di Ragusa di destinare parte della tassa di soggiorno alla realizzazione della fiction.
Mentre per quanto concerne il museo della casa di Montalbano si è deciso di predisporre una proposta concreta di fattibilità per realizzarlo, tenendo conto della volontà dei comuni di non “delocalizzare” questo strumento ulteriore di promozione turistica e di fare in modo così che si rafforzi l‘identificazione di Montalbano con la provincia di Ragusa.
Sul lapsus del nome, il produttore a Repubblica.it dice: “Anche il fatto che dopo vent’anni sbaglino il mio nome“, ironizza degli Esposti, “fa capire bene quale sia l’attenzione nei miei confronti“.
CROCETTA: “NESSUNO MI HA CERCATO”
Richiesto di un parere dai cronisti che lo hanno raggiunto a Palazzo dei Mormanni, il governatore siciliano Rosario Crocetta, tirato in ballo dal produttore Carlo degli Esposti, ha commentato così: “Mi spiace sentire queste parole riguardo la fiction Montalbano, non mi ha mai contattato nessuno. Sono pronto al dialogo e al sostegno. Se hanno parlato con qualche burocrate non del mio gabinetto non so, ma il presidente della Regione sono io e sono disponibile”.
E INTANTO IL GIOVANE…
Proprio lunedì 15, intanto, sono iniziate le riprese della seconda serie de “Il giovane Montalbano” con Michele Riondino. Il primo ciak a Scicli, ai piedi delle grotte di Chiafura, con la chiesa di San Bartolomeo sullo sfondo. La troupe della Palomar resterà in provincia di Ragusa fino a gennaio per girare i sei episodi, tratti dalle raccolte: Un mese con Montalbano, Gli arancini di Montalbano, La paura di Montalbano e La prima indagine di Montalbano.
Ma le nuove avventure di Montalbano “il vecchio”, quello classico, quello con Luca Zingaretti (campione d’ascolto in questi giorni anche con l’ennesima replica) potrebbero avere orizzonti nuovi. Il Commissario – fa capire Degli Esposti – potrebbe farsi le sue nuotate mattutine e le sue mangiate da buongustaio sulle coste pugliesi.