Alla fine Maria Rita Sgarlata saluta. Lascia e rassegna le dimissioni.
Non è più assessore regionale al Territorio e Ambiente. Finita nella bufera per il caso della piscina nella sua villa al mare, su cui la Procura di Siracusa nei giorni scorsi ha aperto una inchiesta, la Sgarlata molla il suo posto nella giunta del governo regionale. Questo il suo comunicato diffuso nel pomeriggio:
Recenti dichiarazioni di stampa da parte del Presidente Crocetta evidenziano che il rapporto di reciproca fiducia con il quale ho iniziato questa entusiasmante avventura si è incrinato. La mia persona, la mia storia e le tante iniziative che ho portato avanti e concluso in questi mesi parlano da sole.
La crescente confusione del quadro politico, in particolare del rapporto tra il Governo regionale e il Partito Democratico, comporta la difficoltà, per ogni assessore che si riconosce nella proposta politica del PD, di poter svolgere con serenità il suo lavoro, essendo imbrigliato in meccanismi e strategie che non consentono alcuna continuità nell’azione politica e istituzionale.
Proprio perché consapevole di voler continuare il mio impegno all’interno del Partito Democratico ma, al tempo stesso, di voler porre un freno ad un clima di veleni che rischia di danneggiare il futuro del partito, credo sia giusto che io rimetta il mio mandato da assessore.
Inserita in giunta prima in quota Megafono, con delega all’Ambiente, e poi in quota Pd post-rimpasto, l’assessore ha dovuto fare marcia indietro (aveva precedentemente detto che non avrebbe lasciato l’incarico), dopo le considerazioni del governatore Crocetta. Il presidente, dopo aver trasmesso gli atti alla procura di Palermo, aveva bollato la vicenda come: “una leggerezza politica”.
Le dimissioni di Maria Rita Sgarlata arrivano nel giorno in cui il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, ha annunciato che il partito toglie l’appoggio al governo Crocetta.