La giunta municipale di Ragusa ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento penale a carico di due operatori della Cooperativa Pegaso, come si evince da un’apposita delibera di giunta che affida la tutela degli interessi di Palazzo dell’Aquila all’avvocato Enrico Platania.
La decisione di costituirsi in giudizio è legata alla gravità dell’accaduto, in particolar modo perché riguarda un tema assai delicato dal punto di vista del sentimento popolare come il rispetto dei defunti.
In pratica, due operatori della cooperativa (non si sa se attualmente ancora in servizio o meno) si sarebbero appropriati di 78 chili di oggetti in ottone e bronzo provenienti dalle operazioni di disseppellimento delle salme nei cimiteri cittadini. Si tratta di fioriere, effigi e immagini sacre che facevano da corredo ai monumentini funerari.
Quel materiale doveva essere restituito alle famiglie dei defunti o comunque al Comune che avrebbe poi stabilito che farne.
E invece, secondo le indagini degli inquirenti che hanno portato al procedimento penale dinanzi al Tribunale di Ragusa, quegli oggetti in bronzo e ottone sarebbero stati presi dai due imputati.
I due sono accusati di peculato in concorso. Il reato sarebbe stato commesso nell’aprile dello scorso anno.