La “Casa dei Diritti” ovvero un’area franca dove possono trovare riparo e accoglimento persone o gruppi a cui sono stati negati diritti fondamentali o siano stati oggetto di discriminazioni di ogni tipo e genere.
Questo luogo sta per nascere a Ragusa su iniziativa di alcune associazioni eterogenee nella composizione e nelle finalità – il movimento “A Sinistra Ragusa”, generazione zero, Amnesty Interntional, Agedo, Libera, Associazione Multietnica uniti senza frontiere, coordinamento studentesco ragusano – e a questo progetto ha dato l’adesione e il sostegno la Cgil di Ragusa che questa mattina ha illustrato alla stampa il senso dell’ iniziativa.
La “Casa dei Diritti” è uno spazio dove troveranno collocazione luoghi di ascolto attivo e di prevenzione contro la violenza sulle donne, contro tutte le dipendenze, contro le discriminazioni sessuali, per sostenere la solidarietà sociale e i diritti del senza casa e dei senza lavoro.
“Sarà anche – dichiarano Adriano Rizza, segretario generale della Flai Cgil di Ragusa e Giovanna Tarascio referente Flc del progetto “Casa dei Diritti” – un luogo dove tutelate il diritto allo studio in un’area dove la dispersione scolastica non è assolutamente da sottovalutare e laddove la crisi economica finanziaria, che ha intaccato il reddito di moltissime famiglie, non consente di poter garantire ai figli un normale e sereno diritto alla studio a partire dall’acquisto dei libri e dal sostegno nei confronti di chi presenta delle difficoltà nel percorso formativo”.
Per dare una sede alla “Casa dei Diritti” si stanno raccogliendo delle firme.
Una petizione popolare, ai sensi dell’art. 8, comma 3 dello statuto comunale, per avere a disposizione, da parte del Comune di Ragusa, dei locali da destinare alla pratica del progetto.
I luoghi della raccolta delle firme sono nella sede della Flc Cgil, nella camera del lavoro in Vico Cairoli, nella sede del movimento “A Sinistra Ragusa” in Via Amendola, 29 e al Cinema Lumiere in Via Archimede.
“La Cgil ha da tempo aperto un confronto con le associazioni proponenti il progetto “ Casa dei Diritti” è ha dato, da subito, la sua piena e convinta adesione – dichiarano congiuntamente Giovanni Avola, segretario generale della Cgil di Ragusa e Nicola Colombo, segretario della Camera del Lavoro di Ragusa – perché riteniamo che oggi, atteso che l’art. 3 della Costituzione è puntualmente disatteso e leso, ci sia forte la necessità di creare uno spazio adeguato per l’ascolto dove poter coordinare le attività di prevenzione e di contrasto ad ogni tipo di discriminazione e dove opereranno esperti e volontari pronti a dare un supporto a quanti si sentano lesi nei propri diritti”.