Ignazio Abbate riesce nel “miracolo” di mettere d’accordo tre ex sindaci che d’accordo non sono davvero mai andati. Carmelo Ruta, Piero Torchi e Antonello Buscema firmano un documento congiunto sulla vicenda del Ponte Guerrieri per dirgli: “La smetta con queste insopportabili strumentalizzazioni e si adegui al buon gusto istituzionale di non arrogarsi meriti e giudizi che non gli competono”.
Lo riportiamo integralmente:
Se i tre sindaci che hanno preceduto l’attuale amministrazione comunale di Modica, diversi per estrazione politica, composizione delle proprie maggioranze e persino per storia personale, hanno deciso di prendere carta e penna e scrivere questo comunicato congiunto, questo sì per la prima volta nella storia amministrativa di Modica, è non certo per mera volontà di accendere o rinfocolare la già vivace polemica politica nata attorno alla gestione dei lavori sul “Ponte Guerrieri”, quanto per riportare alla verità dei fatti ciò che viene scorrettamente riportato in un comunicato ufficiale del Sindaco diffuso nelle scorse ore.
“Abbiamo raggiunto un risultato importante che la città attendeva da anni. Domani l’impresa, che si occupa dei lavori sul ponte Guerrieri, terminerà di installare le nuove barriere di protezione. Ancora una volta siamo riusciti a concretizzare un altro progetto, la cui attuazione è stata per anni trascurata, dimenticando le reali esigenze dei modicani”. Con questa frase finale del comunicato, infatti, l’idea che si offre ai cittadini, o che almeno si vorrebbe offrire, partendo dall’assunto per questa amministrazione di interloquire con cittadini privi di ogni capacità di valutazione e giudizio, è quella di lavori indispensabili sul Ponte, colpevolmente trascurati per anni e finalmente realizzati solo grazie a chi “sa comprendere le reali esigenze dei cittadini”. Insomma un’offesa al’intelligenza dei modicani, alla storia della città, e persino al ruolo istituzionale di chi questi comunicati scrive, ispira o approva.
L’intervento di consolidamento del “Ponte Guerrieri”, di proprietà esclusiva dell’Anas e di altrettanto esclusiva sua competenza, nasce a seguito del varo a Palermo di un piano di consolidamento e ristrutturazione di una lunga serie di viadotti in Sicilia, da tempo programmata e progettata; molto prima che questa amministrazione si insediasse. I tecnici dell’Anas, senza alcuna consultazione con i tecnici comunali, in nessuna fase dei controlli e della prevenzione, hanno individuato il momento opportuno per gli interventi, ne hanno disposto la progettazione, ne hanno finanziato l’esecuzione e ne hanno appaltato i lavori, di cui detengono la direzione. Senza che, in nessuna fase, lunga anni, il Comune sia stato mai parte attiva della manutenzione, né indirettamente né direttamente, cosi come accaduto per gli altri comuni nei cui territori ricadono i viadotti oggetto degli altri interventi contestuali a quello sul “Guerrieri”. Insomma il Comune di Modica, come naturale e corretto, non ha avuto alcun ruolo ed alcun merito nella progettazione, realizzazione e nel finanziamento dei lavori.
Al Comune spettava solo garantire la viabilità alternativa durante le opere, ed un piano del traffico che abbattesse i disagi per i cittadini e le aziende. Com’è finita in questo senso è sotto gli occhi di tutti e non ci interessa neppure ricordarlo, visto che si tratta di una delle pagine più tristi della storia di Modica.
Quello che ci interessa in questa sede è richiamare chi ne ha la responsabilità a corretti toni e contenuti nella comunicazione istituzionale, sottraendosi alla tentazione di assumere i panni del Messia e ricordando, con la doverosa umiltà e meno arroganza, che la storia di questa Città si è anche scritta prima del suo avvento e si continuerà a scrivere anche per molti anni dopo il suo tramonto, come accaduto per ciascuno di noi.Se qualche lamentela ha da fare per il ritardo nella progettazione, nel finanziamento e nella realizzazione dei lavori, la faccia all’Anas; oppure taccia con dignità, chieda scusa alla città per l’arroganza di queste dichiarazioni e si dedichi pure, se lo ritiene, alla inaugurazione del Ponte; magari ricordando che nulla di nuovo è stato realizzato ma che si è trattato solo di una manutenzione da tempo programmata che migliora la viabilità esterna grazie all’esclusivo intervento dell’Anas, unico ente a cui i modicani e gli automobilisti della provincia devono guardare con gratitudine.
Il resto è solo propaganda, legittima, ma solo propaganda, rispetto alla quale si abbia almeno il buon gusto personale ed istituzionale di non lanciarsi in improvvide valutazioni sulla storia passata di Modica e sul’attività di tanti assessori e consiglieri comunali, donne e uomini, che si sono avvicendati in questi 20 anni alla guida della città. Anche a loro, oltre che a noi stessi ed ai cittadini tutti, dovevamo questa inevitabile precisazione.
ANTONELLO BUSCEMA
CARMELO RUTA
PIERO TORCHI