Mentre sul sito di Costa Crociere si pubblicizzano le bellezze di Trapani, gli scorci di Erice e le acque cristalline di S.Vito Lo Capo, e mentre sul sito della MSC la crociera da Trapani è già sold out, a Pozzallo ci si cimenta nel gioco più antico del mondo: il rimpallo delle responsabilità.
Per la serie gli altri fanno, noi parliamo.
Pozzallo, di concerto con tutti gli altri comuni dell’area iblea, nel dicembre dello scorso anno, si era infatti candidata ad ospitare i giganti del mare che avrebbero portato sulle nostre coste migliaia di turisti pronti a spendere e a godere delle nostre incommensurabili bellezze.
Una candidatura “naufragata”, ci passerete il termine, proprio in favore dello scalo trapanese che, anche grazie all’aeroporto di Birgi/Ryan Air, si sta confermando sempre di più centro vitale del Mare Nostrum. Un po’ quello che i nostri politici vorrebbero fare in provincia di Ragusa senza però riuscirci.
Se è vero che l’aeroporto di Comiso è partito (ma prima di raggiungere i livelli di Trapani ne dovrà fare di voli), il porto di Pozzallo rimane ancora terra di nessuno.
Niente società di gestione, nessun piano strategico degno di questo nome. In balia dell’improvvisazione e dell’avventuriero di turno che promette mare e monti, il porto è come uno studente svogliato. Ha grandi, straordinarie, potenzialità ma non si applica abbastanza e si fa puntualmente superare dai “compagni di classe” più diligenti.
Per il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, non si pone neanche il problema del turismo crocieristico perché di fatto nessuno ha mai chiesto la disponibilità della struttura portuale pozzallese: “ Nessuno della compagnia di navigazione mi ha chiesto il porto. Ho avuto dei contatti con il comandante Giardina con il quale siamo andati a parlare al comandante della Capitaneria Pantano il quale non si è mostrato favorevole all’ipotesi. Ma tutto è rimasto alla parola. Nessun atto formale scritto è mai arrivato a Palazzo La Pira“.
Quindi la Costa, così come la MSC prima, voleva il porto pozzallese ma ha dimenticato di alzare la cornetta e chiamare Ammatuna?
Qualcosa di più concreto c’è stato invece con la MSC alla quale, sempre secondo il sindaco, è stato inviato un faldone con le proposte dei vari comuni iblei, di fronte al quale i vertici della compagnia avrebbero guardato con benevolenza. Salvo però dimenticarsi, anche in questo caso, di mandare una risposta. È passato un anno da questa dimenticanza e noi siamo ancora in attesa.
Ed intanto gli unici sbarchi al Porto di Pozzallo continuano ad essere quelli dei disperanti migranti del continente africano che vorremmo, prima o poi, non dover più commentare.