Il punto della situazione politica ad Acate, dopo le dimissioni dell’assessore Denaro

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Se ne è andato sbattendo la porta. Con garbo, ma sbattendo la porta. L’assessore al personale e allo sport Luigi Denaro ha lasciato la Giunta di Franco Raffo ad Acate, accusando il sindaco di aver “determinato lo sfacelo del progetto politico in cui tutti avevamo creduto”.  Denaro ha rivolto una lettera aperta a Raffo, in cui ha ricostruito, passaggio dopo passaggio, le ragioni che lo hanno infine spinto a dimettersi: “Il nostro progetto politico-amministrativo importante e ambizioso era amministrare bene Acate. L’entusiasmo, la voglia di fare e creare qualcosa di importante, due anni fa mi convinse e assieme a un gruppo di amici abbiamo accettato. Con tantissimo impegno e sacrificio abbiamo contribuito ad una grande vittoria elettorale, la vittoria di Raffo e di Uniamo Acate. Le forti difficoltà economiche dell’Ente e la vicinanza degli eventi non ci impedirono di inventare una estate eccezionale, grazie all’imponente apporto di tante persone che con grande fervore e dedizione contribuirono a concretizzare tantissimi eventi voluti ed apprezzati dalla gente. Ma purtroppo – scrive Denaro – da lì a breve, le cose iniziarono a cambiare”.
Denaro, uomo della destra acatese, da sempre impegnato nella politica e nelle istituzioni, aveva fatto la scelta di sposare il progetto Raffo insieme all’attuale consigliere comunale Carmelo Di Martino, che invece ora sembra particolarmente vicino proprio a Raffo e probabilmente intenzionato a restarci. Denaro, invece, nella sua lettera fa riferimento a “le misteriose dimissioni di assessori competenti” (la prima fu, a dicembre scorso, l’assessore alla pubblica istruzione, Ermelinda Capizzi, che fece pure riferimento a una sostanziale “diversità di vedute” che era andata maturando in seno alla Giunta”), e ancora a “nomine di cortesia, deleghe conferite senza assenso; crescente disappunto manifestato da diversi consiglieri comunali; dissapori del personale dell’Ente generati dall’irruenta condotta del sindaco; l’inizializzazione di progetti sconosciuti e taciuti; l’odio sempre più manifesto verso la precedente amministrazione; la palese denuncia contro tutto e niente”. “Infischiandosene di chi ha validamente contribuito alla sua elezione, che per Raffo ha rappresentato una meta ma non invece per gli amici di Uniamo Acate, per i quali è stato solo l’inizio per amministrare bene Acate  – ha concluso Denaro – il sindaco continua la sua insana ed inutile lotta ai fantasmi”.

 

[Fonte: La Sicilia]