I soldi mancano, i rifiuti aumentano. Lo sciopero dei netturbini a Scicli

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Sembra non esserci soluzione, almeno per il momento, per la situazione degli operatori ecologici a Scicli.

Mercoledì pomeriggio c’è stata una nuova riunione al Comune, ma per i sindacati c’è poco da discutere: “Il Comune non ha soldi”, ha spiegato il segretario della Fp Cgil Giovanni Lattuca, a conclusione della riunione “e sembra non esserci nulla da fare.
Per quanto ci riguarda, il tavolo si è rotto e non c’è più niente da trattare, perché la situazione in cui si trovano questi lavoratori è davvero drammatica”.

I dipendenti della Eco Seib si sono già fermati, per una prima giornata di sciopero annunciata con oltre due settimane di anticipo dalla Cgil, lunedì 1 settembre: dato che si veniva dal fine settimana, i rifiuti sono rimasti nei cassonetti per due giorni e mezzo, sia in centro che nelle borgate.
I lavoratori hanno deciso di attuare uno sciopero totale, organizzando un sit in davanti al municipio, protestando dunque non solo nei confronti della Eco Seib, la ditta da cui formalmente dipendono e che è debitrice nei loro confronti di diverse mensilità, sia nei confronti del Comune di Scicli, che si rivela non in grado di risolvere la situazione. L’assessore all’ecologia Giampaolo Schillaci, in verità, sabato scorso aveva fatto un appello al sindacato e ai lavoratori stessi, per evitare alla città le conseguenze negative della mancata raccolta dei rifiuti, ma in mancanza di risposte concrete sono tutti determinati ad andare avanti.

Di fatto, gli operatori ecologici sono in stato di agitazione permanente praticamente da un anno, per i forti ritardi nei pagamenti: ora attendono quelli della tredicesima, degli stipendi di giugno, luglio e a questo punto anche agosto. “Oltre” ricorda Lattuca “ai rimborsi Irpef che spettano a molti di loro. Siamo di fronte alla situazione di famiglie che davvero non sanno più come andare avanti e a quanto pare il Comune, nonostante le cose dette, non può far nulla per risolvere la situazione”.

Per questo la Fp Cgil annuncia nuove iniziative di lotta: “Per legge” spiega Lattuca “devono passare tre giorni dallo sciopero, per l’avvio di una nuova procedura, ma già venerdì prossimo annunceremo un’assemblea per il 15 settembre e un nuovo sciopero il 16 e 17 settembre”.