Sui 79 prepensionamenti a Modica, Abbate all’Inps: “Facciamo in fretta”

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“Siamo fortemente impegnati sul fronte dei prepensionamenti delle 79 unità dell’ente per le quali stiamo attendendo la certificazione da parte dell’Inps di Ragusa.
Fino a questa mattina (ieri per chi legge, ndr) gli uffici hanno avuto un ulteriore contatto con l’Istituto e ci è stato confermato si sta lavorando alacremente alla istruttoria delle pratiche che, ricordo, vanno valutate una per una nel pieno rispetto delle norme”.

Così il sindaco Ignazio Abbate rassicura sulla celerità dell’iter per mandare in prepensionamento 79 dipendenti comunali riconosciuti in esubero e realizzare così un risparmio di oltre 6 milioni di euro, rispondendo ad una precisa aspettativa della Corte dei Conti e della Sottocommissione del Ministero che sta esaminando il Piano di riequilibrio: in occasione della seduta di lunedì sera del Consiglio comunale, nella quale si è proceduto ad una nuova rimodulazione del Piano, non è stato possibile inserire questa previsione proprio per via del parere contrario dei revisori dei conti, che hanno chiesto di aspettare il perfezionamento delle certificazioni da parte dell’Inps.

Lunedì il Consiglio ha approvato solo la presa d’atto degli effetti sul Piano di riequilibrio dell’anticipazione di liquidità di 24 milioni di euro da parte della Cassa Depositi e Prestiti.

L’opposizione ha scelto di astenersi, con posizioni critiche. “I revisori dei conti” ha rilevato il consigliere Vito D’Antona”hanno rimodulato del tutto la proposta dell’Amministrazione. Il piano di equilibrio continua a rimanere l’alternativa al dissesto finanziario, quindi è un argomento che non si può sottovalutare, mentre per il sindaco le priorità sembrano essere l’estate modicana e i suoi consulenti. E in ogni caso, se è vero che i prepensionamenti diminuiranno la spesa del personale, propongo che le economie vadano a ridurre le entrate della Tasi ed eliminino una delle aliquote più alte della provincia”.

“Inoltre” ha ricordato il capogruppo del Pd Carmelo Cerruto: “sul monte ore agli ex contrattisti stabilizzati con 12 ore settimanali, resta un dato critico legato alle integrazioni del monte ore che comportano una maggiorazione delle spese. Il Ministero dell’Interno ha fatto un rilievo in questa direzione che resta irrisolto”.

 

[Fonte: La Sicilia]