Si va avviluppando in strascichi fini a se stessi, che al momento nulla aggiungono e nulla tolgono agli equilibri politici di Palazzo San Domenico, il litigio fra l’Udc e i suoi ormai “ex” esponenti nella Giunta di Ignazio Abbate, per quanto riguarda l’assessore Rita Floridia, e nella sua maggioranza, per quanto riguarda il consigliere che di questo partito era il capogruppo, ovvero Lorenzo Giannone.
Se è vero che l’Udc ha deciso di uscire, pare ormai definitivamente, dalla maggioranza abbatiana, e che Floridia e Giannone hanno invece deciso autonomamente di restarci, e l’Udc li ha quindi diffidati e sospesi, ora è l’assessore, unica quota “rosa” in amministrazione, a rilanciare contro coloro che sono stati fino a poco tempo fa i suoi referenti politici. “E dire che la democrazia, l’Udc, ce l’ha pure nel simbolo!”, polemizza la Floridia.
Che ci tiene a sottolineare: “Apprendo solo attraverso gli organi di stampa della mia sospensione da parte del direttivo dell’Udc. La cosa che mi rincresce è come l’Udc, un partito con una sua storia politica, che appunto pone la democrazia ed i valori del cristianesimo al centro del suo stesso nome e simbolo, possa decidere in maniera così unilaterale, senza dibattito, senza un accordo congiunto con tutti i suoi rappresentanti e con noi in particolare, e giungere ad una decisione autoritaria e verticistica che annulla completamente il senso del far politica”.
Floridia respinge quindi le accuse dei coordinatore provinciale e cittadino del suo partito, Lavima e Rizzone, che la accusavano di aver preferito “le luci della ribalta” alla lealtà al partito: “Il mio lavoro di questi mesi” spiega “è stato improntato a concretizzare un progetto per la città, nato con il sindaco Abbate e che anche l’Udc aveva condiviso. Non ho mai pregato e cercato nessuno per far parte di questo progetto politico-istituzionale, semmai al contrario. Sono stata contattata perché ritenuta idonea, a partire dalla mia esperienza pregressa, a realizzare quel progetto. Ho accettato non per il prestigio pubblico che poteva venirmi, ma per rendere un servizio alla cittadinanza; perché mi si dava l’occasione di misurarmi con i bisogni e le esigenze di un aspetto della vita sociale di Modica, non di poco conto. Io continuo ancora a credere” conclude l’assessore Floridia, giustificando la sua scelta di restare in Giunta “alla buona politica e al bene della collettività. Credo nella possibilità di testimoniare con la mia persona, con le mie competenze ed il mio entusiasmo la realizzazione di un servizio, il più onesto e migliore possibile. Continuerò quindi il mio lavoro come assessore con serietà e impegno fin quando questo mi sarà permesso. Serietà ed impegno che chiedo in condivisione con l’Amministrazione ed i vertici del gruppo politico di cui faccio parte”.
[Fonte: La Sicilia]