Uno alla volta, si vanno rimettendo a posto i pezzi amministrativi al Comune di Pozzallo, dopo le numerose “scosse di assestamento” a cui è stata sottoposta la giunta di Luigi Ammatuna, a maggior ragione dopo la sua rottura definitiva con il partito che l’aveva portato all’elezione, Sel.
È di oggi la notizia della nomina della professoressa Mara Aldrighetti, come nuovo assessore al fianco di Ammatuna, che andrà a sostituire l’ex vicesindaco Rossella Smarrocchio, che si era dimessa lo scorso luglio per motivi – almeno ufficialmente – strettamente personali.
La Aldrighetti – dirigente scolastico – andrà quindi a prendere in carico le deleghe alla Pubblica Istruzione, alla Cultura, alle Politiche Sociali, alla Famiglia e agli Asili Nido. “Ringrazio il Sindaco” ha affermato Aldrighetti “per l’opportunità che mi sta concedendo e opererò mettendo in campo tutta la mia professionalità e la mia esperienza per realizzare il programma che il sindaco ha presentato ai cittadini”.
“La professoressa Aldrighetti”, ha affermato invece Ammatuna “è una persona molto preparata e dalla grande esperienza. Sarà molto utile alla nostra città ricoprendo questo ruolo molto delicato. I cittadini hanno avuto modo di conoscerla ed apprezzarla in campo professionale e sono certo che gli stessi apprezzamenti le saranno rivolti anche in ambito politico”.
Si tratta del secondo turn-over in giunta nel breve volgere di poco più di un mese. Proprio prima della “pausa” di Ferragosto, Luigi Ammatuna aveva sostituito Marco Sudano, dimissionario dalle deleghe allo Sport, al Turismo, allo Sviluppo Economico, e alle Politiche dell’Immigrazione, con Giorgio Scarso, affidandogli in più anche la delega allo Spettacolo: una mossa politicamente non “neutra”, dato che Scarso, oltre a mantenere il suo scranno in Consiglio comunale, è anche il segretario cittadino di Pozzallo Giovane.
L’unico a restare al suo posto è stato, insomma, l’assessore Francesco Gugliotta: per lui si era ipotizzato, nelle scorse settimane, un cambio addirittura con lo sfidante di Ammatuna, l’omonimo deputato ex regionale Roberto, ipotesi che al momento – pur non sembrando del tutto lontana – resta ferma nell’ambito della fantapolitica.