Come in tutti gli scambi che passano attraverso un sano “peer to peer” tra utenti, il piacere della condivisione può degenerare nel dispiacere di imbattersi in una truffa – è di ieri la notizia di un milanese denunciato per truffa per aver affittato online ad una signora reggiana una casa a Cattolica senza esserne il proprietario.
Tuttavia la possibilità di andare in vacanza affittando una casa dai privati, anche solo per un week end, anziché andare in hotel, è sempre più sfruttata.
E a ben vedere ce ne sono tutte le ragioni: andare a stare a “casa” di qualcuno vuol dire cogliere l’opportunità di fare anche una diversa esperienza di viaggio, conoscendo la propria meta con gli occhi di chi ci vive.
(Oppure qualcuno potrebbe anche pensare di mettere in affitto quella al mare, ora che viene settembre e i “ritardatari della vacanza”, soprattutto del nord Europa,in numero sempre crescente scelgono il caldo del Sud Est siciliano).
Andare in vacanza, usando la casa di un altro, è un po’ come chiedere ospitalità, anche se – in questo caso – a pagamento: spesso, infatti, chi affitta la propria casa condivide suggerimenti, consigli, dà dritte sulle cose da poter fare, su cosa mangiare, su dove andare. E magari si diventa persino amici.
Proprio per evitare di correre “rischi”, come quello della signora reggiana rimasta senza casa e senza vacanza, negli ultimi anni sono nati moltissimi servizi online che svolgono un ruolo di intermediazione tra chi cerca e chi offre casa.
I principali sono www.airbnb.it, che offre alloggi in 34 mila città, www.homeaway.it, www.wimdu.it.
Vi basta andare ad uno di questi indirizzi e scegliere la propria modalità di ricerca, attraverso la destinazione o le offerte migliori presenti in quel momento, qualora siate – com’è probabile che accada in questi giorni di fine agosto – in cerca di un last minute: c’è di buono che si può contare sulle valutazioni degli utenti che hanno già usufruito di quel servizio e addirittura affittato in passato quella casa.
Una volta fatta la scelta, basta contattare il proprietario, sempre attraverso il sito, e concludere l’affare. Un affare la cui garanzia sta anche nelle modalità di pagamento, che in genere avviene attraverso il sito, i cui gestori includono direttamente nel prezzo la propria provvigione (di solito non più del 10%).
A proposito, in affitto non troverete solo case: potete scegliere un castello, una barca, persino una capanna sull’albero. Insomma: se quest’estate non siete ancora riusciti ad andare in vacanza, quest’idea potrebbe fare al caso vostro. Buona ricerca!