Un cuoco ragusano di 41 anni si presenta a casa della ex compagna e gliela mette sotto sopra, buttandole i vestiti fuori dalla porta, prima di picchiarla brutalmente: è stato solo l’ultimo di una lunga serie di atti persecutori, che ora hanno portato i Carabinieri ad arrestarlo.
Ecco com’è andata, nel dettaglio, nel comunicato stampa dei Carabinieri:
I militari dell’aliquota radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ragusa, intervenuti unitamente ai commilitoni della stazione dei Carabinieri di Ragusa Ibla, hanno tratto in arresto un quarantunenne ragusano ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti dell’ex convivente.
L’uomo, G.C., 41enne, cuoco, già noto alle forze dell’ordine, da un paio di mesi era stato ripetutamente denunciato dai militari delle stazioni di Ragusa Ibla e Ragusa Principale per i comportamenti vessatori nei confronti della 36enne ex compagna, peraltro vicina di casa, dalla quale s’era separato da giugno, iniziando quasi da subito una continua attività di stalking che aveva spinto la donna a chiedere aiuto ai Carabinieri ripetutamente. I militari di Ibla, peraltro, già avevano avanzato proposta alla Procura della Repubblica di Ragusa per un’idonea misura cautelare finalizzata ad interrompere le pressione persecutoria dell’uomo sulla donna.
Innumerevoli le chiamate senza risposta e i messaggi SMS trovati dai militari nel telefonino della donna, tutti a sfondo minatorio e ingiurioso, con pesanti accuse anche di tipo sessuale.
L’altro giorno, prima dell’arresto dei carabinieri, la donna già aveva subito diversi atti persecutori nell’arco della giornata, tant’è che era stata colta da una crisi di nervi dopo aver trovato tutti i propri vestiti buttati fuori di casa.
Rientrata dal pronto soccorso, la donna s’era chiusa in casa per paura – infatti dai primi di giugno aveva già presentato diverse denunce per le lesioni subite – ma l’uomo era riuscito ad entrare con il pretesto di riprendersi delle cose. Ne era nata una discussione animata che aveva spinto un passante a chiamare il 112. All’arrivo dei militari però la donna era già stata picchiata e presentava una brutta lesione tra lo zigomo e l’arcata sopraciliare, causata dall’uomo che l’aveva presa per i capelli e scagliata contro lo spigolo della porta.
I militari quindi hanno preso il Criscione e lo hanno arrestato per atti persecutori aggravati (art. 612-bis del codice penale), dopo i rilievi foto-segnaletici, lo stesso è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di un parente in Vittoria.
L’uomo, comparso davanti al giudice per le indagini preliminari, è stato confermato ai domiciliari in Vittoria dopo la convalida dell’arresto operato dai militari dell’Arma.