Come evitare di addormentarsi, in quei momenti là

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Secondo voi, a letto, è più grave sbagliare il nome del partner nel momento della massima intimità o, al contrario, addormentarsi sul più bello?

Se la prima gaffe è, almeno nell’immaginario collettivo, più frequente mentre la seconda a molti di voi sembrerà impossibile, sappiate che entrambe trovano legittimità nella lista delle cose da non fare in quei momenti là.
In questo caso a stilarla è il quotidiano progressista britannico The Independent. Vi si dice, per esempio, che sbagliare bersaglio è un’altra delle che possono capitare.
Come pure cadere dal letto: da evitare perché una volta riconquistato il campo di battaglia non è facile riprendere a combattere con la stessa intensità di qualche istante prima. Faticoso ricominciare anche nel caso in cui qualcuno dovesse per errore irrompere sul palco dell’amore.
Non bisogna poi esagerare con le parole ma nemmeno con i muscoli: se da un lato “orsacchiotto mio” o “sei la stella più bella” restano tra gli intercalari più lontani da quel po’ di aggressività che pur sempre serve, d’altro canto non serve distruggere il triclinio né distruggersi i tendini. E un’ultima segnalazione è quella di non rimanere con i vestiti addosso: il caro vecchio calzino non ci rende sicuramente più attraenti.

Altre due cose da sapere.
La prima è che – anche al fine di evitare il rischio di addormentarvi – la cosa migliore è fare sesso al mattino. Secondo la dottoressa Debby Herbenick, ricercatrice americana e autrice del libro Because it feels Good, coloro che hanno rapporti sessuali al mattino “sono le persone più in salute e più felici”.
E non solo perché può far miracoli per l’umore, calmando i nervi e mettendo in circolo l’ossitocina, l’ormone della felicità: “Il sesso mattutino – ancora meglio – rafforza il sistema immunitario e alza i livelli di IgA, un anticorpo che protegge contro le infezioni. Inoltre, rilascia sostanze chimiche che aumentano i livelli di estrogeni, che migliorano il tono e la qualità di capelli e unghie”.

La seconda, invece, è tutta per i nostri conterranei: il “maschio” siculo, infatti, si riprende quest’anno il primato di uomo più passionale e focoso d’Italia, come risulta da un’indagine condotta dalla Società italiana di Urologia e dall’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) per testare la salute sessuale delle coppie italiane.
I siciliani che hanno dichiarato di avere almeno 3 rapporti sessuali alla settimana sono 34%, i sardi il 30%, in Marche, Umbria, Molise e Abruzzo il 29%, mentre in Veneto solo il 20%. E ancora, i siciliani che hanno dichiarato di avere almeno 2 rapporti sessuali alla settimana, sono il 60%, mentre in questo caso fanalino di coda sono Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige dove la percentuale è del 44%.
E non si tratta solo di quantità, bensì di qualità: i siciliani risultano essere anche i più soddisfatti della propria vita sessuale, alla quale in media riconoscono un voto di 7.49 su una scala da 0 a 10, seguiti a ruota dai sardi e dai pugliesi.

A tal proposito – e torna anche in questo caso il rischio di addormentarsi – per sentirsi dei superuomini non c’è bisogno di “durare” tutta la notte. Se proprio volete saperlo, anzi: se un minuto è poco, cinque potrebbero bastare, otto sarebbero auspicabili, ma venti sono decisamente troppi.
Uno studio condotto fra 50 specialisti della Society for Sex Therapy and Research di Washington, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Sexual Medicine, afferma che un rapporto sessuale che supera i 13 minuti (esclusi – badate bene – i preliminari) rischia di essere poco soddisfacente e noioso. I tempi troppo lunghi possano facilitare cali di attenzione e distrazioni.

Fermo restando il fatto che non c’è tempo breve o lungo che valga quanto la qualità di un rapporto, per cui, anziché pensare a “durare”, sarebbe meglio concentrarsi sul partner e assecondarne i desideri.